Pistoia è pronta a fare la sua parte ‘per salvare il pianeta’. E’ quanto afferma Coldiretti Pistoia in occasione della giornata nazionale degli alberi di domenica 21 novembre.
Nel ‘Giardino d’Italia’, 5000 ettari di vivai che producono ossigeno, da sempre sono coltivate varie specie di alberi che meglio catturano anidride carbonica, dal Ginkgo biloba al Tiglio, pronti per essere messi a dimora, perché producano utilità nei prossimi decenni. “Ma con impatto positivo sul territorio anche in fase di crescita delle piante –spiega Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Pistoia”.

ALBERI: mancano in città e crescono ‘indifesi’ nei boschi. Il cambiamento climatico, con l’aumento delle temperature, ci impone la piantumazione di milioni alberi nelle aree urbane, anche grazie ai fondi stanziati nel Pnrr –spiega Coldiretti-. Al contempo assistiamo all’aumento della superficie boschiva in tutta Italia, che però cresce ‘indifesa’. La superficie boschiva italiana è aumentata in 10 anni di circa 587.000 ettari, per complessivi 11 milioni di ettari che si sono dimostrati però molto vulnerabili al degrado e agli incendi, perché è mancata l’opera di prevenzione nei boschi che, a causa dell’incuria e dell’abbandono, sono diventati infatti vere giungle ingovernabili, spiega Coldiretti nel sottolineare che solo nel 2021 sono stati ben 170mila gli ettari di bosco andati a fuoco.

“La nostra provincia –specifica Coldiretti Pistoia- è per circa il 60% superficie boschiva, essenzialmente latifoglie e conifere. Una ricchezza che se non governata, come avviene in tanta parte anche a Pistoia, aumenta a dismisura il rischio incendi. La caduta di rami e alberi secchi, inoltre, intasa i corsi d’acqua e crea seri problemi idrogeologici”.

Un fenomeno nazionale. Siamo di fronte – spiega la Coldiretti – all’inarrestabile avanzata della foresta che senza alcun controllo si è impossessata dei terreni incolti e domina ormai più di 1/3 della superficie nazionale con una densità che la rende del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza.

“Per difendere il nostro bosco –spiega Drigo – occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli e operatori forestali”.

Un’opportunità può arrivare dall’aumento del prelievo del legname dai boschi con lo sviluppo di filiere sostenibili in grado di tutelare l’ambiente e creare occupazione se si considera che – precisa la Coldiretti – l’Italia importa dall’estero più dell’80% del legno necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento.

La transizione ecologica, verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale, sarà una fase lunga che necessariamente coinvolge aspetti del nostro agire economico e aspetti culturali. “Per questo –conclude Drigo- come Coldiretti siamo impegnati a portare la cultura del verde nelle scuole con centinaia di iniziative in tutta Italia, e naturalmente anche a Pistoia”.

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Comunicazione Coldiretti Pistoia
Comunicato stampa