Pubblichiamo il testo dell’interrogazione inoltrata dall’avv. Giancarlo Mandara, capogruppo della lista civica Voltiamo Pagina, sulla situazione della piscina all’Istituto Marchi:
Interrogazione
Oggetto: situazione piscina Marchi
Com’è noto, il nostro Comune ha preso in carico con contratto di comodato trentennale la piscina di proprietà della provincia adiacente all’Istituto Marchi. Tale scelta, adottata all’unanimità dei presenti nel consiglio comunale del 9.12.2019, compresi il sottoscritto e i colleghi Melosi e Franceschi, ha sicuramente scongiurato l’inevitabile chiusura con conseguenti ricadute negative su tutti gli utenti dello stesso impianto determinando un colpo durissimo al mondo sportivo della nostra città.
Recentemente, a seguito di un guasto all’impianto di riscaldamento alimentato a cippato e a servizio, oltre che dei complessivi scolastici dell’Istituto Marchi, Sismondi e Berlinghieri, anche della medesima piscina, il sindaco ha adottato un’ordinanza di chiusura degli istituti scolastici. Per questi ultimi il problema pare ovviato ma non anche per la piscina dal momento che il vecchio impianto alimentato a gasolio, oggi riattivato, ha grossi limiti di potenza termica e, viste le attuali temperature, non consente di riscaldare l’acqua ad una temperatura tale da potervi svolgere le attività natatorie. A tale problematica, si dice, si potrebbe ovviare solo garantendone il funzionamento 24 ore su 24.
Risultato: da lunedì 13 febbraio la piscina è chiusa e, aspetto ancora più incredibile, la spesa per il pieno alla caldaia a gasolio pari a circa € 12.000,00 è stata anticipata dell’attuale gestore della piscina che peraltro non può garantirne la fruizione per le consuete attività.
Da informazioni assunte dal sottoscritto risulterebbe addirittura essere stato avviato l’iter per poter procedere all’installazione di una caldaia a metano ad uso esclusivo della piscina ma da circa un anno fa non si hanno più notizie al riguardo e i relativi lavori non sono mai stati eseguiti.
È chiaro che certi di intervento dovrebbero gravare sul proprietario dell’impianto, ma la scelta che fu presa alcuni anni fa, con grande senso di responsabilità, di scongiurare la chiusura della piscina con la presa in carico da parte del Comune, dovrebbe a mio avviso essere accompagnata da concrete azioni che possano garantirne l’effettiva fruizione.
Tutto ciò premesso e considerato, il sottoscritto consigliere interroga la giunta come segue:
corrisponde al vero che il nostro Comune aveva avviato l’iter per procedere all’installazione di una caldaia a metano che potesse garantire il riscaldamento autonomo e adeguato della piscina?
come mai non si è dato seguito all’installazione di un impianto che potesse garantire il riscaldamento dell’acqua della stessa piscina?
cosa intende fare l’amministrazione per ovviare a questa spiacevole situazione che non consente agli utenti di poter fruire della suddetta piscina?
Il sottoscritto consigliere chiede che la presente interrogazione venga discussa al prossimo Consiglio comunale.
Pescia, lì 15 febbraio 2023
Il consigliere comunale
Giancarlo Mandara
F.to all’originale
Comunicato stampa