Si apre sabato 18 gennaio, con la prima giornata di relazioni, il convegno intitolato “Leggere Sentire Vivere” e scandito in tre diverse giornate a cadenza mensile, organizzato dalla Fondazione Francis Bacon e dalla Biblioteca San Giorgio con il sostegno della Fondazione Caript.

L’iniziativa fa parte di un progetto più generale della Fondazione Francis Bacon che riguarda l’educazione, i libri, la lettura e in particolare l’educazione alla lettura. Al convegno faranno seguito iniziative pubbliche, seminari e call for papers per pubblicazioni che coinvolgeranno vari centri
italiani, fino ad approdare idealmente a Modena, in occasione del Festival della filosofia quest’anno dedicato al tema affine della “Paideia”.

Il progetto è indirizzato in particolare a un pubblico di studenti e di docenti di ogni ordine e grado, nonché di cittadini desiderosi di un aggiornamento di alta qualità, sia nei contenuti che nella comunicazione, sui problemi, oggi quanto mai urgenti e necessariamente multidisciplinari, dell’educazione. Tutte le tre giornate saranno trasmesse in streaming sulla pagina YouTube della Biblioteca San Giorgio.

Nella prima giornata del convegno ci si concentrerà sulla lettura. Sarà ospite Alberto Manguel, eruditissimo scrittore, saggista e traduttore poliglotta, amante dei libri, che negli anni ’60 del secolo scorso incontrò Jorge Luis Borges ormai cieco e gli stette per quattro anni vicino a leggere per lui ad alta voce. Altro ospite d’onore, sarà il filosofo, saggista e giornalista spagnolo di origine basca, Daniel Innerarity, ora ospite all’Istituto Universitario Europeo di Firenze, ma già visting scholar nelle più importanti università del mondo, teorizzatore di quella che provocatoriamente definisce oggi la “società dell’ignoranza”.

Nel pomeriggio, si incontreranno Chiara Faggiolani, biblioteconoma, direttrice alla Sapienza di Roma del Laboratorio di Biblioteconomia sociale e ricerca applicata alle biblioteche BIBLAB e del Master in Editoria, giornalismo e management culturale, nonché Presidente del Forum del Libro; Fabrizio Benedetti, professore di Fisiologia e neuroscienze alla facoltà di Medicina dell’Università di Torino, riconosciuto nel mondo come una delle massime autorità nel campo degli studi sul placebo e il nocebo e autore di importanti contributi scientifici su narratività e cervello; Alberto Casadei, critico letterario e scrittore, per il quale se è vero, come ha scritto Shakespeare, che noi siamo fatti della stessa materia dei sogni, è la materia dei sogni che va indagata; e se, come sosteneva Cézanne, “il colore è il luogo dove si incontrano il nostro cervello e l’universo”, è il modo in cui il nostro cervello percepisce lo stimolo dei sensi e lo elabora in forme, miti e metafore che va indagato.
Coordinerà l’intensa giornata Gino Roncaglia, filosofo, saggista, autore televisivo, fra i pionieri dell’uso di internet in Italia e della riflessione sulle sue potenzialità culturali. Fra i più noti esperti italiani nel campo delle culture digitali e di rete, ha partecipato alla stesura del Piano Nazionale
Scuola Digitale.

Le successive due giornate che si terranno il 15 febbraio e il 15 marzo, sempre di sabato. Si concentreranno sui temi particolari dell’educazione sentimentale ed emozionale che la lettura richiede di trattare alla luce di considerazioni esistenziali e filosofiche informate dalle più recenti acquisizioni della neuropsicologia sperimentale, dell’antropologia, della biologia evoluzionistica, della biolinguistica e dell’ecologia.

Perché il convegno parlerà di lettura e di libri, da sempre considerato ambito di una cultura umanistica, con un’attenzione particolare a quanto la scienza può servire a spiegare e a suggerire in tema? La biopsicologia e le neuroscienze cognitive ci dicono che la lettura è un “miracolo” della storia
evolutiva umana e dell’epigenesi: grazie al meccanismo dei neuroni specchio e della conseguente attivazione di quasi ogni distretto corporeo, dal sistema muscolo-scheletrico a quello immunitario, e al modo in cui, leggendo, si strutturano incessantemente le reti neuronali tra le aree della visione e del linguaggio, tutti noi diventiamo, alla lettera, ciò che leggiamo. La lettura è una tecnologia inventata in tempi relativamente recenti nella storia dell’umanità che richiede al cervello di ogni lettore, sia pure sulla base di strutture innate, di riciclare circuiti già preesistenti che rimarranno plastici per tutta la vita ma che cambieranno (si svilupperanno e/o si atrofizzeranno) in relazione ai mezzi utilizzati.

Nella serie di eventi che il progetto “Leggere sentire vivere” prevede a partire dalla tre giorni pistoiese, se ne darà conto, sia pure parzialmente, in una prospettiva filosofica che sia una forma di co-scienza, insieme sapere teorico e pratico, che sappia accompagnare le altre forme di conoscenza senza ergersi a giudice e senza la pretesa di esserne fondamento o interpretazione ultima.
Non sono soltanto gli aspetti sociologici, politici e storico-sociali, né tanto meno quelli strettamente tecnico-pedagogici, pur importanti, a essere al centro dell’interesse di queste giornate; bensì gli aspetti concettuali e categoriali che riguardano una riconsiderazione della natura umana e della persona alla luce delle prospettive dischiuse da quello che oggi si definisce “umanesimo scientifico”. Un approccio che si concentri sulle capacità umane, sulla “educazione sentimentale” e sugli stili di vita mira a comprendere la lettura come parte di quei comportamenti attraverso i quali quotidianamente riusciamo a dare una forma, un gusto e un’impronta alla nostra esistenza.

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Comunicato stampa