Oliviero Franceschi, vicesindaco di Pescia,  si dice rammaricato del fatto che, nonostante l’importante attività di controllo e prevenzione degli agenti di polizia municipale, molto spesso gli stranieri in città mettano a repentaglio l’incolumità dei pesciatini.

I soggetti stranieri portano, secondo Oliviero, eccessivi oneri dovuti a pratiche amministrative e di fornitura di alimenti o alloggi e con le difficoltà di espulsione.

Per Franceschi deve essere messa in atto una vera e propria attività di contrasto e repressione. Pescia deve diventare per quella gente un terreno ostile e secondo lui si rende necessario l’allontanamento dei soggetti pericolosi anche attraverso il controllo delle  abitazioni.

Fonte : La Nazione