Il consigliere Franceschi può presentare tutte le mozioni di sfiducia che vuole ed il Consiglio si esprimerà, nella sua autonomia, ma non può dire le bugie.
Il Comune di Pescia ha chiesto alla Sezione di Controllo di riconsiderare la sua pronuncia, poiché aveva già provveduto a coprire i vincoli che l’Amministrazione, di cui Franceschi era vicesindaco, aveva lasciato scoperti. La Corte ha dato atto, in delibera, che il Comune si e’ conformato alle sue indicazioni.
Una delle innumerevoli eredità negative, verrebbe da dire, insieme ai vincoli coperti nel 2015, circa 150.000 euro ed ai 700.000 euro e passa di debiti fuori bilancio riconosciuti e non coperti. Come dire: 1.250.000 euro di buco di bilancio regalato da Franceschi alla Giunta Giurlani ed ora lo stesso si permette di dire che mettiamo noi a rischio la stabilità del comune. E dove li mettiamo quei 7 milioni e mezzo di crediti scarsamente esigibili di cui ci siamo dovuti far carico?
Che coraggio a fare certe affermazioni, consigliere Franceschi, o, meglio, che impudenza! Falso è poi il fatto che io, in qualsivoglia sede, abbia tacciato di incompetenza i magistrati della Corte dei Conti.
Non solo falso: denigratorio, offensivo e tendenzioso. Il provvedimento correttivo sottoposto al consiglio, poi, è quello relativo al consuntivo 2014, proprio per ripristinare i vincoli che Franceschi non aveva coperto, lasciandoci in eredità il buco di cui si è detto. Altro che mettere i consiglieri in posizione delicata!
Si chiama “ripristino della correttezza dei conti”, quel provvedimento! Tanto dovevo, per spirito di verità. Il resto è politica della peggiore specie, su cui si potranno esprimere i consiglieri.
Roberto Peria – Assessore al bilancio
Comunicato stampa
1 commento
ManolaM. says:
gen 12, 2017
Ho avuto modo di visionare il pronunciamento della corte dei conti in oggetto grazie al regalo di Natale della divulgazione a mezzo stampa della deliberazione n. 289/2016/PRSP.
Grazie!. Il minimo da parte delle opposizioni a questo punto è di ritrattare l’argomento nella sede istituzionale consona: vale a dire il consiglio comunale.
speriamo che esso sappia ben interpretare gli umori e le visioni sull’argomento della città perchè la lettura della gravità delle irregolarità contabili contestate è da lasciare perplessi, soprattutto per quanto riguarda la fiducia da dare a chi è preposto istituzionalmente a redigere i bilanci.