Andrea Giuntoli, candidato renziano del Pd ha presentato nel suo comitato elettorale di fronte ad oltre 150 partecipanti il suo programma per Pescia. In una serata di buona politica  Andrea ha risposto alle domande della giornalista Francesca Maltagliati e a quelle del pubblico.
Andrea Giuntoli, 43 anni, sposato con tre figli, direttore di banca, presidente dell’associazione politico-culturale Adesso Pescia  è un renziano convinto e ieri sera si è capito bene perché.

 

Ha risposto con competenza alle domande illustrando il suo progetto di rilancio della città con proposte realistiche e di rottura caratterizzate da grande voglia di innovazione e cambiamento; ne riportamo le più significative nell’ambito del più ampio programma di governo:
 
-          ristrutturazione della macchina organizzativa comunale con risparmio dei costi della struttura, messa a reddito del patrimonio comunale utilizzando la leva finanziaria e associazioni di servizi tra comuni per risparmiare sui costi dell’apparato burocratico e liberare risorse per investire sul territorio in opere pubbliche;
-            potenziamento dell’ospedale di Pescia per rafforzare l’offerta sanitaria della provincia, afflitta dal fenomeno delle fughe di pazienti,dalle lunghe liste di attesa e dalla mancanza di posti letto; quindi costruzione della cittadella ospedaliera, salvaguardia delle eccellenze della struttura   e ripristino di alcuni servizi e reparti azzardatamente e miopiamente chiusi, a cominciare da quello di pediatria;
-          costruzioni di un nuovo e ambizioso parco di Pinocchio previo revisione dello statuto della Fondazione Collodi che di deve aprire alla partecipazioni degli enti locali del territorio per poi successivamente elaborare un progetto complessivo di valorizzazione del sistema Collodi che abbia la forza di attirare i capitali privati delle grandi industrie del divertimento ;
-          no alla previsione del business park a sud della città, valorizzazione della vocazione agricola di quell’area rilanciando l’attività florovivaistica. In questa direzione no al trasferimento della proprietà del Comicent dalla Regione Toscana al Comune, superamento del distretto floricolo interprovinciale che in questi anni non ha prodotto quanto doveva, istituzione di una tavolo di crisi regionale del settore dove la regione si riappropri della competenza di programmazione in materia e studi di concerto con gli enti locali del territorio, le associazioni di categoria e gli operatori un piano di rilancio dove il mercato dei fiori svolga un ruolo di traino commerciale  e  dove si elaborino progetti in grado di intercettare le enormi risorse che ci sono a livello europeo per l’agricoltura. Creazione di un marchio Dop locale che qualifichi la nostra produzione e rilancio della Biennale del Fiore come mostra esposizione dei nostri prodotti;
-          revisione dei progetti di finanza sui parcheggi; rivedere  radicalmente la convenzione con la ditta aggiudicataria dei progetti di finanza dei parcheggi all’ospedale in modo da prevedere più posti auto gratuiti e abbassare le vergognose tariffe applicate attualmente all’utenza. Se l’azienda privata risultasse, come pare, visto che ancora non sono  partiti i lavori che doveva realizzare sui nuovi parcheggi al vecchio mercato dei fiori, inadempiente rispetto agli impegni presi, prendere in seria considerazione la strada del contenzioso  per ottenere la rescissione del contratto con relativa richiesta danni.
 
Come si può notare proposte molto forti, di rottura rispetto al recente passato, di impronta renziana, in linea con la storia e le caratteristiche di Andrea Giuntoli.

 

Rispetto alla competizione con il suo avversario Oreste Giurlani, Andrea ha detto che c’e’ stato un percorso politico molto lineare e corretto che ha portato a un accordo di coalizione, quindi ci sono le condizioni per un confronto sereno, alla fine del quale chi perderà appoggiare incondizionatamente il  vincitore.
Ha detto: “Io e Oreste abbiamo sottoscritto il programma del centro sinistra, ognuno lo arricchirà con le proprie specificità; siamo due candidati con culture e storie diverse: lui fa parte dell’establishment regionale del partito che fino ad oggi è stato bersaniano-cuperliano, è molto legato al presidente della Regione Rossi e ha maturato una grande esperienza politica facendo da anni l’amministratore di professione, io sono un battitore libero, ho sempre fatto politica nel tempo libero, mi sono messo in contrasto in passato con il mio partito quando non ho condiviso alcune scelte locali, sono rientrato sperando che Matteo Renzi potesse svolgere un’opera di grande rinnovamento della sinistra a livello nazionale e locale, compreso il modo  di amministrare la Regione Toscana e anche tanti comuni delle nostre zone”.

Comunicato stampa