FISCO. STOP A IRPEF RICONOSCE FORZA AGRICOLTURA
Buone notizie per il vivaismo e gli altri comparti
CEREALI. Etichettatura di origine obbligatoria per il grano usato per produrre la pasta
Poste le basi per una maggior redditività della cerealicoltura valdinievolina
Il produttore di piante di olivo pesciatino testimonial della tracciabilità dell’extra vergine
Una massiccia presenza pistoiese al Mandela Forum e nuove prospettive. “La riduzione delle imposte per gli agricoltori porterà vantaggi al vivaismo pistoiese e agli altri comparti. E poi l’etichettatura di origine obbligatoria per il grano usato per produrre la pasta, pone le basi per una maggior redditività della cerealicoltura valdinievolina”. È quanto afferma Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Pistoia, a chiusura della Giornata nazionale dell’extravergine italiano al Mandela Forum di Firenze tenutosi giovedì 29 settembre, l’incontro a cui hanno partecipato 10 mila agricoltori associati e tante istituzioni, locali e nazionali, dal premier Renzi, al governatore Rossi, ai tanti sindaci e assessori della Toscana. All’incontro hanno partecipato anche molte istituzioni pistoiesi. Notevole la presenza di giovani agricoltori e di studenti degli istituti agrari della provinciae tecnici.
Un incontro all’insegna della tutela del consumatore contro i tanti falsi prodotti venduti come italiani, a cominciare dall’extravergine. Tra gli altri, a far da testimonial per la tracciabilità del vero olio toscano, è stato l’imprenditore agricolo pesciatino Pietro Barachini, che produce piante d’olivo tracciate con un microchip.
Tracciabilità indispensabile visto che, come emerge dallo studio Coldiretti presentato alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano, “c’è più olio spagnolo che italiano nelle bottiglie riempite a livello nazionale -spiega Ciampoli- che in 2 casi su 3 contengono prodotto straniero proveniente per oltre il 60% dalla Spagna, il 25% dalla Grecia, ma per quasi il 10% da un paese extracomunitario come la Tunisia”. La Toscana è la regione italiana che importa più olio di oliva dall’estero da ‘spacciare’ come italiano sfruttando l’immagine del paesaggio più famoso al mondo.
Risultati concreti dall’incontro del Mandela Forum si portano ‘a casa’ i produttori cerealicoli. Nel corso dell’incontro il premier Matteo Renzi si è impegnato a fare in modo che venga riconosciuta come Made in Italy la pasta fatta con grano italiano che non può essere pagato come 20 anni fa.
“Con l’etichettatura di origine obbligatoria per il grano usato per produrre la pasta si cambia direzione anche nella trasparenza dell’informazione ai consumatori -spiega Michela Nieri, presidente di Coldiretti Pistoia- in una situazione in cui un pacco di penne e spaghetti su tre contiene prodotto straniero senza che il consumatore lo sappia. Questo favorirà la redditività delle nostre aziende della Valdinievole. Sono riconoscimenti tangibili che il lavoro di Coldiretti riceve a tutti i livelli istituzionali -aggiunge Nieri-, che significano concrete opportunità per le imprese agricole e utilità per i consumatori”.
Dal Mandela Forum, inoltre, “viene fuori la cancellazione dell’Irpef agricola che riconosce finalmente la specificità dell’attività agricola che nel fare impresa produce bene comune oltre a benefici sul piano ambientale, paesaggistico e culturale”. Lo afferma Coldiretti che ha organizzato l’incontro nel corso del quale il premier Matteo Renzi ha annunciato che “nel quadro economico del Def, a cui seguirà la legge stabilità il prossimo 15 ottobre, abbiamo previsto a partire dal 2017 la cancellazione della parte di Irpef agricola che le aziende pagano. Un provvedimento – ha detto Renzi – che rientra nella logica del passo dopo passo, dopo che abbiamo tolto Imu e Irap, ma che è anche un’operazione che dà il senso del valore sociale dell’agricoltore e del contadino. In questi ultimi anni in Italia all’agricoltura – ha precisato il premier – non è stato dato il giusto peso e il giusto ruolo. E’ ora di riprenderci tutti assieme questo ruolo”. Una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi decenni che – conclude Coldiretti – restituisce dignità al lavoro nei campi e sostiene la competitività delle imprese agricole italiane che, nonostante le difficoltà, sono cresciute in termini di valore aggiunto il triplo dell’industria e il doppio dei servizi, nel secondo trimestre del 2016.
Coldiretti Pistoia
Comunicato stampa