“In questi tempi di crisi e di tensioni sociali, oltre ai grandi temi che angosciano gli Italiani, si potrebbero evitare almeno quegli episodi sgradevoli che, oltre ad esasperare i cittadini, ne aumentano la sfiducia nelle istituzioni.
Pescia, sera del 12 settembre, una lavoratrice ospedaliera trova una multa sul parabrezza della propria auto parcheggiata sul lato fiume del viale Forti. Le viene contestata un’infrazione grave ed “infamante”, tanto più per chi ha a che fare quotidianamente con il disagio di chi soffre, quella di aver occupato uno stallo riservato agli “invalidi”. Peccato però la sua auto occupasse in realtà quello accanto. Trattandosi di una persona sveglia e non incline a subire soprusi, documenta fotograficamente la cosa con il telefonino e si mette immediatamente in contatto con i vigili di Pescia.
Dopo una discreta perdita di tempo fatta di passaggi presso gli uffici della “municipale”, scambi di mail e produzione delle fotografie, a NOVE giorni dal fatto, la malcapitata riceve una mail in cui il firmatario Ag.Luca Sonnoli, in palese difficoltà, comunica la revoca della sanzione adducendo una pretestuosa e quanto mai improbabile emersione di una (improvvisa?) “discordanza tra segnaletica orizzontale e verticale” (sic!!).
Al di là della sua goffa gestione, la vicenda poteva sembrare chiusa positivamente ed invece no!! Nella stessa mail veniva comunicato che non si trattava di revoca della sanzione bensì della sua trasformazione in un’altra. Veniva infatti contestato il fatto che “la sosta era stata effettuata omettendo di collocare il veicolo secondo il senso di marcia” per cui la multa non avrebbe comportato decurtazione di punti dalla patente, sarebbe costata decisamente meno e, se fosse stata pagata entro 10gg, con 28,70 euro si chiudeva la questione.
Si tratta chiaramente della piccola “vendetta” di è stato costretto ad ammettere di essersi comportato con superficialità..doppia. Infatti l’estensore della multa, non solo ha verbalizzato senza nemmeno porsi un dubbio riguardo alla supposta discordanza di segnaletiche ma non si è neppure accorto dell’infrazione relativa al senso di marcia che infatti non ha verbalizzato nè alla nostra protagonista nè all’ambulanza parcheggiata alle sue spalle nè tanto meno alla lunga fila di auto disposte nel medesimo senso.
Questa storia che definirei meschina da parte dell’autorità (la nostra invece ha dimostrato la propria superiorità pagando regolarmente la multa “postuma” per un’infrazione “resuscitata” sulle cui modalità probabilmente ci sarebbe stato parecchio da discutere) si collega ad altri atteggiamenti che indispongono i cittadini.
Ad esempio quando i vigili fanno le loro frequenti “spedizioni punitive” attorno all’ospedale facendo fioccare, in pochi minuti, decine di multe che vanno a colpire malati, loro familiari e lavoratori. L’intento è chiaro, è quello di “persuadere” anche i più riottosi ad usufruire del costosissimo parcheggio nato da un patto tra “compagni di merende”.
E non ci si venga a dire che le auto multate sono in contravvenzione ed i vigili hanno il compito di far rispettare la legge, perchè allora invece, pur forti del loro cinturone con pistola e manette, fanno finta di non vedere i numerosi posteggiatori abusivi stranieri che taglieggiano, con modi arroganti e spesso pesantemente intimidatori, soprattutto donne ed anziani? Altrettanto “trasparenti” devono poi risultare ai loro occhi anche i vari venditori abusivi di merce di origine sconosciuta disseminati agli ingressi delle varie strutture sanitarie. Evidentemente anche i vigili di Pescia sono tra coloro che ritengono che la legge debbano rispettarla solo gli Italiani!!”
Beppe FIORE
Comunicato stampa