Come riportato oggi da Il Tirreno ci sono solo sette giorni di tempo per spiegare cosa sta accadendo al San Domenico e ai suoi conti: è l’ultimatum dato da Palazzo del Vicario al Cda della casa di riposo, dopo la scoperta di pesanti e imprevisti debiti nei bilanci dell’istituzione. Un ultimatum arrivato dopo un vertice tra tutti i gruppi consiliari.
A darne notizia gli assessori Silvia Corradini e Francesco Conforti: «Mercoledì 29 è stato notificato un atto di diffida agli organi amministrativi del San Domenico. In tale atto si richiede di produrre, entro e non oltre 7 giorni una dettagliata relazione firmata dal presidente e dal sindaco revisore dove si specifichi la situazione economico-finanziaria al 31 gennaio 2014, un piano di rientro per la situazione debitoria e, infine, un piano industriale per la futura gestione. Tutto questo al fine di valutare i provvedimenti da adottare immediatamente dopo aver preso visione di quanto richiesto».
«Le difficoltà di gestione dell’Asp San Domenico erano certo note da tempo – continua la nota – e i bilanci degli anni precedenti si erano chiusi con delle passività, comunque contenute e prevedibilmente contenibili con progetti e azioni mirate. Nel 2013 la situazione è letteralmente esplosa, portando alla luce debiti a cui nessuno aveva fatto cenno nei ripetuti incontri intercorsi, e di cui nessuno, ao ggi, sa darci spiegazioni convincenti. Tutto questo ha profondamente minato il rapporto di fiducia fra l’amministrazione comunale e la struttura. Siamo ben consapevoli del fatto che la Asl non abbia fatto inserimenti così da creare difficoltà, e che sia stato sospeso il progetto delle cure intermedie dal novembre 2012, tanto è che su questo ci siamo impegnati in tutte le sedi possibili; ma è altrettanto vero che non abbiamo per nulla condiviso la politica di aumenti tariffari proposta e applicata, che ha portato all’abbandono della struttura da parte di più ospiti, con conseguente ed evidente danno per il mancato introito delle rette».
«A questo punto dunque – chiudono gli assessori – si è reso necessario intraprendere un percorso che faccia chiarezza sui bilanci, base indispensabile per lo sviluppo futuro dell’ente, applicando tutte le misure che riterremo opportune, invitando fin da ora su questo punto anche le forze sindacali perché tutti si sentano giustamente garantiti. Sia chiaro a tutti che nessuno può pensare all’estinzione della struttura, e che noi ci impegneremo con tutte le nostre forze perché il San Domenico, patrimonio per tutto il tessuto sociale ed economico del territorio, con tutta la sua storia ultracentenaria, rimanga un punto di riferimento irrinunciabile nell’assistenza ai bisogni della persona».
Fonte : Il Tirreno