Il Comitato associazione Acqua bene comune Pistoia e Valdinievole ci invia questo comunicato con preghiera di pubblicazione :
Risposta all’Assessore Andrea Mariotti sull’acqua
“Siamo rimasti amareggiati, e con noi numerosi cittadini non solo monsummanesi, per la bocciatura di due Ordini del giorno sulla depurazione e contro i distacchi idrici presentati nel Consiglio comunale monsummanese del 9 settembre scorso.
Ma ci rammarica ancora di più le osservazioni fatte a mezzo stampa dell’Assessore alle aziende partecipate Andrea Mariotti. Questi non solo afferma con sicurezza che la sentenza della Corte costituzionale n. 335 del 2008, che impone il rimorso agli utenti che avevano pagato indebitamente la quota di depurazione, non riguarda Monsummano, ma anche che tutti i cittadini monsummanesi con fognatura sono collegati ai depuratori. E lo fa non avendo a disposizione le mappature della fognatura ma affidandosi alle parole dell’Autorità Idrica Toscana (AIT) che però ha dichiarato di non averle. E anche il Gestore idrico Acque Spa pare nella stessa situazione. Ma allora ci chiediamo come possa stendere le bollette.
Non si è voluto quindi per l’ennesima volta tutelare i cittadini di fronte al consueto sopruso nei loro confronti. Sopruso sostenuto dall’AIT che è palesemente dalla parte dei gestori privati invece che dei cittadini che dovrebbe tutelare.
Infine sui distacchi idrici dove l’Ordine del giorno presentato dal consigliere comunale Marco Conti del Gruppo consiliare “Monsummano Terme Bene Comune”, pretendeva che la tutela riguardasse tutti i cittadini visto che l’acqua, come l’aria, è la vita e quindi nessuno ha il diritto di toglierla. Si è fatto finta di dimenticare che per i morosi colpevoli, ossia i cosiddetti “furbetti” che potrebbero pagare e non lo fanno, l’Ordine del giorno ricordava che bastava applicare le procedure di recupero credito come avviene ad esempio in numerosi casi. I
Staccare l’acqua rimane infatti un atto infame, per non dire criminale, e ne pagano le conseguenze anche gli incolpevole come ad esempio i bambini per le scelte o le difficoltà dei genitori.
Se l’Assessore Mariotti afferma che così facendo si incrementerebbe il numero di chi non paga, allora che vieti l’intervento dei soccorsi per chi si sente male e rischia di morire ma non paga le tasse. E vieti a questi di camminare sui marciapiedi e nelle strade pagate coi soldi dei contribuenti. Oppure di usufruire dell’illuminazione pubblica di notte.
Ma come se non bastasse nel Consiglio comunale di martedì 23 settembre l’Assessore ha sarcasticamente fatto riferimento ai comitati per l’acqua pubblica che secondo lui non hanno criticato ad esempio il gestore Gaia (Lucchesia) perché interamente pubblico eppure indebitato e che prossimamente aumenterà le bollette significativamente.
Consigliamo all’Assessore Mariotti di leggere più spesso i giornali perché forse non sa che i comitati toscani per l’acqua pubblica combattono da anni anche contro la gestione di Gaia e l’hanno attaccata anche ultimamente in proposito. Ma stia inoltre più attento perché dovrebbe sapere che Gaia, anche se interamente pubblica, è una società per azioni e quindi mirante al profitto. Dunque di pubblico ha poco per non dire niente.
Infatti noi vogliamo, sull’esito della vittoria referendaria del giugno 2011, una gestione interamente pubblica e partecipata del servizio idrico, dove si miri esclusivamente al bene pubblico e quindi lontani dalle logiche di profitto e di mercato.
Infine invitiamo l’Assessore Mariotti a non prendere come oro colato le cose che gli vengono propinate dai gestori idrici come la fesseria secondo cui il referendum avrebbe bloccato gli investimenti. Gestori che aumentano tutti gli anni i costi in bolletta portando la Toscana ad essere la Regione con l’acqua più cara d’Italia. E gli chieda piuttosto dove sono finiti quei milioni pagati dai cittadini che servivano per gli investimenti ma che invece sono scomparsi nel nulla. Questo dovrebbe essere il compito del Comune che dimostra di non controllare un bel niente.
Interpelli pure in proposito i comitati per sentire la voce di chi lotta da anni per il bene pubblico rimettendoci di tasca propria senza alcun compenso pagato dagli utenti o dai contribuenti”.
Pistoia, 25/09/2014.
Comunicato stampa