I consiglieri di maggioranza Guidi e Rufino e il segretario Guerri (Pd) hanno inoltrato una interpellanza al Sindaco Giurlani affinchè vengano annullati gli accertimenti Tarsu del 2009 “ritenuti illegittimi”:
“”Premesso che il Comune – Servizio tributi – ha emesso numerosi avvisi di accertamento Tarsu relativi all’anno 2009 procurando innumerevoli lamentele da parte di singoli cittadini utenti e di molte piccole e medie imprese artigianali e industriali che vedono pesantemente ed irragionevolmente aggravarsi il prelievo fiscale comunale con gravi rischi per il mantenimento dei propri equilibri economici in un momento di grave difficoltà dell’economia locale, regionale e nazionale.
Tutto avviene peraltro dopo che il Comune, non mantenendo gli impegni elettorali assunti nel programma del sindaco, aveva già provveduto ad aumentare l’Irpef comunale venendo meno al preciso impegno di mantenere inalterato il prelievo fiscale comunale.
Interpelliamo il sindaco sulla legittimità degli avvisi attinenti in particolare all’anno 2009 (per quanto riguarda gli anni successivi viene violato in particolare l’art.2 comma 2 bis del D.Lgs. 507/93), considerando che, come è noto, l’art.1 comm. 161 della legge 292/06 prevede che il termine entro il quale il Comune è legittimato ad emettere avvisi di accertamento finalizzati al recupero dell’imposta sia di cinque anni.
Come infatti dovrebbe essere a conoscenza il sindaco ma, in particolare dell’assessore alle finanze e bilancio nonché del funzionario del servizio tributi del Comune, la norma indica in modo specifico quanto segue: “Gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio devono essere notificati a pena di decadenza entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati ed avrebbero dovuto essere effettuati”.
Di conseguenza gli avvisi di accertamento pervenuti agli utenti riguardanti l’anno 2009 risultano illegittimi per effetto della prescrizione.
Esiste, poi, anche un vizio formale negli accertamenti inviati che riguarda invece tutti gli avvisi inviati e cioè per gli anni 2009 – 2010 – 2011 – 2012 – 2013 e 2014. L’art. 74 comm.1 del D.Lgs 507/93 prevede che “Gli avvisi di accertamento sono sottoscritti dal funzionario designato per l’organizzazione la gestione del tributo…”. L’assenza di firma del funzionario designato rappresenta una grave e palese violazione del diritto di garanzia riconosciuto al contribuente, il quale deve esser posto nelle condizioni di poter conoscere la paternità dell’atto emesso al fine di poter attivare la valutazione delle proprie difese ed in oltre, l’omessa apposizione della firma del funzionario designato, costituisce l’inosservanza di un requisito essenziale previsto dalla legge, e comporta inevitabilmente la nullità dell’avviso medesimo.
Tenuto conto di quanto esposto siamo a chiederle, signor sindaco, se non ritiene opportuno annullare gli avvisi di accertamento relativi alla Tarsu dell’anno 2009 (prescrizione avvenuta essendo trascorsi più di cinque anni) ma anche quelle degli anni successivi visto il vizio formale sopra ampiamente descritto.
Tale invito è dettato da una nostra duplice preoccupazione, in primis che i cittadini e le imprese di Pescia, ancora una volta, siano oppressi e vessati da una pressione fiscale “fuori dai termini” e formalmente scorretta e, in secundis, proprio per le ragioni suddette, crediamo che il Comune, in caso di mancato annullamento degli avvisi di accertamento, si troverebbe a dover fronteggiare ingenti spese processuali proprio per difendersi in giudizio, certamente con scarse possibilità di successo, di fronte a quei cittadini e imprese che, impugnando legittimamente gli avvisi, ne uscirebbero vincitori a discapito della stessa amministrazione comunale”
Nella foto : Il consigliere comunale Lucia Guidi
G.G.