Fino al 7 gennaio la pittura labronica e la sensibilità descrittiva della pittura lucchese sono a disposizione del pubblico attraverso le opere di Andrea Borella e Marco Cinquini. L’evento, che chiude una stagione artistica di successo e di grande spessore diretta dal responsabile artistico Enrico Carlisi, è stato curato e organizzato dal Centro Studi d’Arte Lorenzo Pacini.
La mostra allestita all’Hotel Esplanade sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 20.
MARCO CINQUINI nasce a Lucca nel 1964. Le definizioni stilistiche che lo riguardano sono molteplici: Simbolista, Surrealista, Onirico Espressionista, termini che si possono riassumere, definendolo un artista che non rinuncia al sogno, ad immaginare un mondo, dove la vita aspira ad una evoluzione più degna di essere vissuta. Cinquini assorbe ogni aspetto della vita, la materialità e la concretezza, subiscono nella sua mente un processo di trasformazione diventando per uno strano processo, pura essenza espressiva. Ogni quadro, corrisponde ad un racconto dettagliato di una situazione che ha vissuto o che sta vivendo, un vero e proprio “diario di vita”, con una personale chiave di lettura, accessibile a quelli che hanno desiderio di capire.
ANDREA BORELLA nasce a Livorno nel 1946. La sua cultura pittorica deriva dalla prestigiosa scuola labronica dei Gioli, Bartolena, Natali, Domenici e molti altri. Fin dagli anni 70 e rigorosamente dal vero, ha iniziato a scoprire e descrivere in pittura, i meravigliosi paesaggi della campagna Toscana. La pittura di Borella emana il calore e i profumi di un vivere naturale, dove tutto ritorna a portata d’uomo. Se pure con uno stile realista, unisce alla raffigurazione impeccabile degli scorci naturali, quella dose emozionale che dona ad ogni opera oltre alla gradevolezza, un valore aggiunto.
I colori e le atmosfere rappresentano in modo credibile la sua caratterialità ed il suo stato interiore, donando ad ogni opera emozionalità e partecipazione.
Comunicato Stampa