“Sciagurato è tenere in piedi per 15 anni una procedura di liquidazione con enormi capitali impiegati come quella di Coad, il dover gestire in una continua proroga il depuratore industriale e non risolvere una volta per tutte la questione dell’inceneritore-essiccatore di Veneri, ma tutto ora sarà sistemato, liberando capitali e risorse e ridando al territorio una diversa e più giusta configurazione”. Con queste parole il sindaco di Pescia Oreste Giurlani commenta l’operazione avviata in questi giorni che concluderà la vicenda Coad, porterà oltre 4 milioni  di euro nelle casse comunali e consentirà di smantellare le strutture esistenti dell’inceneritore e della bonifica dell’amianto e una gestione diversa , sicura e sempre piu’ nel rispetto della tutela ambientale del depuratore industriale di Veneri.

“Si tratta della conclusione di una vicenda – continua Giurlani- che si trascina da oltre 15 anni e che parte dalle questioni irrisolte dall’entrata in vigore della legge che ha determinato il passaggio del sistema idrico integrato ad Acque Spa, prima gestito attraverso il Coad ,  insieme al comune di Villa Basilica. Chiudere il consorzio, dopo 15 anni che è in atto la procedura di liquidazione vuol dire vendere l’impianto , ottimizzando al massimo la procedura e introitando 2 milioni. Oltre a questo cederemo una parte di quote che deteniamo in Acque Spa ( altri 2 milioni di euro )in un momento di massima capitalizzazione che prelude a una nuova pubblicizzazione di questa società che avverrà nel 2021, oltre a demolire la struttura esistente dell’inceneritore-essiccatore e scongiurare per sempre ogni altra installazione del genere.

Tutto questo non mi pare assolutamente sciagurato né che si parli di asset strategici per il comune di Pescia, anzi vuol dire che finalmente con le risorse interverremo per investire su Veneri e sulla parte sud del comune per compensare anni e anni di disagi e mal gestione degli aspetti ambientali. Oltre a queste valutazioni è bene anche ricordare che questa scelta della vendita del ramo d’azienda e’ dettata e raccomandata dalla legge vigente e in ogni caso, è la stessa che è stata adottata in buona parte della Toscana, dove sono gli stessi industriali a possedere e gestire direttamente gli impianti che li riguardano”.

La cifra che arriverà al comune di Pescia, circa 4 milioni di euro, verrà utilizzata per investimenti che riguarderanno in primis la stessa frazione di Veneri e poi la zona sud , per una sorta di indennizzo per i quarant’anni di presenza della struttura e poi per le tante iniziative in essere nell’intero territorio comunale di Pescia che rendono sicuramente la città una delle più attive e dinamiche dell’intera Valdinievole.

 

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Comunicato stampa