Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani ha espresso la propria soddisfazione per l’ingresso di Gianni Salvadori, assessore all’agricoltura della Regione Toscana, nel consiglio di amministrazione del Consiglio nazionale per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra), di cui fa parte anche il cosiddetto Cra-Viv: l’unità di ricerca per il vivaismo e la gestione del verde ambientale ed ornamentale di Pescia.
L’incarico a Salvadori “quale esperto designato dalla Conferenza delle Regioni”, come annunciato ieri in un comunicato stampa della Regione Toscana, è contenuto in un decreto firmato dal ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e durerà fino al luglio 2016.
«E’ una buona notizia – ha dichiarato Oreste Giurlani – perché il Cra-Viv è un soggetto molto importante per il distretto floricolo Lucca Pistoia, come sa bene l’assessore Salvadori, che ha già promosso come Regione Toscana alcuni progetti di ricerca dell’unità per il vivaismo di Pescia riguardanti le imprese floricole del distretto». «A Salvadori chiedo – ha aggiunto Giurlani – rinnovata attenzione, nel nuovo ruolo che ricoprirà, per tale struttura pesciatina, che ha bisogno di risorse per essere un valido strumento a sostegno del rilancio della floricoltura toscana».
Il Cra è il maggiore ente italiano di ricerca in agricoltura e il quarto fra gli enti di ricerca pubblici a livello nazionale. Può contare su 15 centri e 32 unità di ricerca, con competenze scientifiche nelle principali filiere agricole, 1400 dipendenti, per due terzi ricercatori, tecnici e operatori, e 5300 ettari di aziende sperimentali.
Nelle settimane scorse aveva destato preoccupazione nel mondo agricolo italiano la notizia dell’accorpamento fra Istituto nazionale di economia agraria (Inea) e Cra, nel timore che avrebbe potuto comportare una riduzione delle risorse a disposizione. Ma il 7 novembre il ministro Martina aveva rassicurato tutti con un comunicato stampa in cui dichiarava che «il nuovo soggetto giuridico che nascerà dall’accorpamento degli enti collegati Inea e Cra avrà natura anche di ente nazionale di ricerca e sperimentazione, con gli stessi accreditamenti che oggi ha il Cra. Le notizie relative, quindi, ad un presunto annullamento dell’attività di ricerca, e del relativo riconoscimento anche internazionale, sono prive di fondamento», che «gli obiettivi dell’operazione sono […] poter garantire e rilanciare le aree di intervento e di azione dei due enti, con un maggiore collegamento alle esigenze del mondo produttivo italiano e non solo» e che «verranno tutelate le posizioni dei lavoratori e valorizzate competenze e professionalità interne».
Il ministero delle politiche agricole ha poi fatto sapere il 27 novembre che, tra gli emendamenti approvati al disegno di legge di bilancio 2015 (legge di stabilità) riguardanti l’agricoltura, ve n’è uno che afferma che «la denominazione del nuovo Istituto che nascerà dall’incorporazione dell’Inea nel Cra sarà Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, conservando la natura di Ente nazionale di ricerca e di sperimentazione».
Comunicato stampa
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Andrea Vitali