Un piccolo antipasto carnevalesco c’è già stato sabato scorso con l’incontro tra Burlamacco, Ondina e Papà del Gnoco –impersonato da Renato Castioni, titolare del ristorante Ciccarelli.  All’incontro erano presenti Maria Lina Marcucci,  presidente del Carnevale di Viareggio, e Beatrice Taccola direttrice dell’hotel Esplanade.  C’è la volontà di portare avanti uno scambio culturale tra le due manifestazioni che veda protagoniste  le maschere viareggine e quelle veronesi.
Venerdi 24 a suggellare  questo giocoso incontro tra due realtà carnevalesche ci sarà  lo Gnocolar, una invitante cena degustazione del famoso gnocco di Verona che renderà il carnevale tanto divertente quanto appetitoso. Gli gnocchi fatti in casa saranno serviti secondo la tradizione veronese, accompagnati da deliziosi sughi e saranno protagonisti perfino del dessert.  E allora non perdetevi le portate con gli gnocchi al burro e salvia, gnocchi al pomodoro e basilico, gnocchi con ragù di vitello magro scelto, gnocchetti verdi con gorgonzola e noci. E per il dessert gnocchi con burro, zucchero e cannella. Il prezzo della cena bevande escluse è di € 25 a persona.
Per prenotazioni 0584/54261- 0584/54321.
La storia del Carnevale Veronese – E uno dei pochi carnevali urbani che possano veramente vantare un’origine antica e un rituale tradizionale. Appare già descritto in testi che risalgono al ’700. La formula attuale nasce nel 1531, anno in cui ci fu una grave carestia che provocò l’aumento del prezzo della farina ed il conseguente rifiuto dei fornai di vendere il pane. Ai disordini che seguirono parteciparono prevalentemente gli abitanti di San Zeno, al tempo uno dei quartieri più poveri e popolati della città.  Per riportare la calma fu nominata una commissione di cittadini facoltosi che si occupò di acquistare e distribuire grano e farina. Di questa commissione sembra facesse parte anche Tommaso Da Vico, tradizionalmente indicato come il padre del Carnevale Veronese. Si narra infatti che in punto di morte egli abbia dato ordine di distribuire gratuitamente pane, vino, burro, farina e formaggio ai Sanzenati durante l’ultimo venerdì di Carnevale.  Il Carnevale di Verona si è nel tempo allargato ad ogni quartiere della città, ognuno dei quali ha la sua maschera, inventata o ispirata ad un personaggio storico o ad un mestiere. La maschera più importante e più antica del carnevale di Verona è Papà del Gnoco. La sua festa si svolge il venerdì grasso e coincide con la più grande manifestazione del Carnevale, la sfilata dei carri attraverso la città.
Il Papà del Gnoco viene eletto ogni anno dopo una vera campagna elettorale che impegna a lungo gli appassionati. Il personaggio è rappresentato come un vecchio barbuto e indossa un singolare costume bianco, su cui sono cuciti dei ritagli di stoffa rossa. Nella destra impugna un forchettone in cui è infilato un enorme gnocco. Il seguito è costituito dai Macaroni, che sono stati suoi sostenitori nella campagna per la sua elezione.  Il Papà del Gnoco presiede alla grande distribuzione di gnocchi alla popolazione. Del Carnevale fanno parte anche altre figure tradizionali quali il Bacco, sorta di contraltare burlesco della figura centrale del Papà del Gnoco, che ha probabilmente dato il nome all’intera cerimonia.
L’Ufficio Stampa
Studio Brandi