L’anomalia pesciatina. Non trovo una definizione migliore per descrivere la situazione che stiamo vivendo. Una democrazia sospesa, un papocchio istituzionale, che farebbe tanto ridere, se non ci fosse in realtà molto da piangere. Con il Sindaco Eletto in panchina, e con il Vice facente funzione, che “si prende una pausa”. Non per andare a sciare, ma perché oggetto di incresciosi avvenimenti. L’umana solidarietà già espressa, non può far dimenticare le responsabilità di ciascuno. Se, come pare la Professoressa Guidi ha ripreso a lavorare, il Vicesindaco Guidi è latitante. E quindi “pensa a tutto Lui”, l’assessore anziano”. Che nessuno ha votato, nominato da un sindaco esautorato, che supplisce la Supplente. Non credo che ci sia un altro Comune in Italia in questa grottesca condizione. E, mentre tutto tace, dai banchi della maggioranza si continua supinamente a supportare ed a sopportare un’amministrazione che pare diventata una Monarchia. Con un regnante che nemmeno è pesciatino, come se tra 20.000 residenti, non si potesse trovare qualcuno in grado di gestire la cosa pubblica. E nel silenzio che diventa ignoranza, ovvero il non sapere, lle scadenze incalzano. Chi farà il bilancio? Cosa dice davvero la Corte dei Conti? Ed i pareri dei periti sulla sciagurata causa Pepar? E chi è in grado di illustrare e seguire i progetti dei fondi del PNR? Il Consiglio viene tenuto all’oscuro, e di riflesso, con esso cittadini. E questi intendono andare avanti con questa omertà, in attesa forse del rientro estivo del Giurlani, smanioso di tornare per dare il colpo di grazia a questa martoriata città. Non può andare così non deve andare così. La violazione di ogni regola istituzionale deve cessare, la Prefettura deve intervenire, Pescia deve trovare la dignità per ribellarsi.
Consigliere Comunale
Oliviero Franceschi