Imballaggi biodegradabili, aumenteranno l’appeal commerciale delle piante ornamentali, e sensori e software ridurranno il numero delle piante che subiscono danni durante il trasporto.
Sono di estremo interesse i resoconti dei 5 enti di ricerca che, insieme alle aziende vivaistiche, formano il gruppo operativo che ha sta ‘indagando’ su come migliorare la competitività del florovivaismo ornamentale toscano, con il progetto In.Tra.Viva.: INnovazioni post produzione, confezionamento e TRAsporto dei prodotti VIVAistici. In.Tra.Viva. rientra nell’ambito del Psr 2014-20 di Regione Toscana, con capofila Impresa Verde Pistoia (società di Coldiretti Pistoia).
Aggiungiamo valore alle piante ornamentali’ è il titolo dell’incontro svoltosi a Pistoia il 6 ottobre 2020, che ha fatto il compendio dei risultati già ottenuti e delle sperimentazioni ancora in corso del Gruppo Operativo.
“Partendo dall’eccellenza assoluta delle piante ornamentali pistoiesi, In.Tra.Viva. si è focalizzato su come migliorare le fasi a valle della filiera, quelle che vanno dal carico dei container nei vivai, alla consegna delle piante nel luogo di destinazione –spiega Coldiretti Pistoia-. Spesso i viaggi durano diversi giorni, e ciò comporta il degrado della qualità delle piante, a volte danneggiandole irrimediabilmente, con perdite economiche importanti”.
Dal polo vivaistico pistoiese, infatti, partono dentro container piante di media e grande dimensione dirette in tutta Europa e verso paesi asiatici, dal Regno Unito al Turkmenistan, con viaggi lunghi anche decine di giorni. Oltre alle notevoli distanze, incidono i tempi per i controlli fitosanitari alle frontiere.
“In.Tra.Viva. darà alle aziende vivaistiche gli strumenti per aumentare la redditività –spiega Coldiretti Pistoia-, riducendo lo stress delle piante ed il loro degrado durante il trasporto. Utilizzando materiale biodegradabile dell’imballo, inoltre, aumenterà il grado di ecosostenibilità delle nostre produzioni, con positive ricadute di immagine e di appeal commerciale”.
Nelle sperimentazioni sono state utilizzate le piante più frequentemente trasportate: ulivo, ligustro, viburno, acero e cipresso.
In.Tra.Viva., tramite minisensori, individua e studia i marcatori di stress delle piante derivante dalla mancanza di luce e acqua. Sono stati simulati trasporti a breve, medio e lungo raggio, utilizzando un container a temperatura e umidità controllata.
Queste conoscenze permettono di mettere a punto software per ottimizzare il carico. Tra le altre cose, i ricercatori stanno verificando i possibili benefici dell’illuminazione con dei led che inneschino la fotosintesi.
Sperimentazioni, tecnologie e modalità organizzative mutuate dalla logistica di altri comparti e che potranno a loro volta essere calibrate per altri settori agricoli.
Cinque i contributi scientifici illustrati durante l’incontro.
- “Valutazione di nuovi prodotti antitraspiranti biodegradabili nel trasporto a lunga distanza delle piante ornamentali”, con il Dott. Gianluca Burchi – CREA Orticoltura e Florovivaismo, Pescia.
- “Studio del comportamento delle piante durante le simulazioni di trasporto tramite l’identificazione di componenti volatili utilizzabili come marcatori di stress e realizzazione di mini-sensori per la rilevazione dei marcatori”, con il Prof. Pietro Tonutti – Scuola Superiore Sant’Anna Pisa.
- “Un sistema logistico interattivo per il comprensorio florovivaistico pistoiese”, con il Prof. Ing. Antonio Pratelli – DICI, Polo universitario sistemi logistici Università di Pisa.
- “Diagnostica dello stato di salute delle piante durante i trasporti, tramite l’applicazione di sensoristica non distruttiva NIR e di mini sensori IoT, adattati o di nuova realizzazione”, con Serena Ferri -DIBAF Università della Tuscia.
- “Messa a punto di un nuovo packaging”, CRC LaMPo, Università di Milano. Le aziende vivaistiche del gruppo operativo In.Tra.Viva sono: Soc. Agr. Giorgio Tesi Vivai, soc. Agr. Romiti Vivai, soc. Agr. G e G Baldetti, soc. Agr. Floramiata.
Comunicazione e Segreteria- Coldiretti Pistoia
Comunicato stampa