FIRENZE: 100 ANNI PINO ARPIONI, GRANDE PARTECIPAZIONE PER GLI EVENTI IN SUA MEMORIA
ONLINE IL DOCUMENTARIO SUL FONDATORE DELL’OPERA LA PIRA, A CUI È STATA INTITOLATA ANCHE CASA GIOVENTÙ IN VIA GINO CAPPONI
Arpioni, fondatore dell’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira, una vita dedicata ai giovani, collaboratore di La Pira di cui fu esecutore testamentario, è stato ricordato con due iniziative per fare memoria e riflettere sulla bellezza dell’educare: domenica 17 marzo circa 250 hanno partecipato al convegno all’Istituto degli Innocenti, martedì 19 marzo la Messa in SS Annunziata con l’omelia di Mons. Romano Rossi.
Firenze, 21 marzo 2024 – Il 19 marzo 2024, giorno di San Giuseppe, si è celebrato il centesimo anniversario della nascita di Giuseppe Arpioni, da tutti conosciuto come Pino, uno dei grandi testimoni del Novecento del cattolicesimo fiorentino, capace di segnare attraverso l’impegno di uomini e donne consacrate e di altrettanti fedeli laici impegnati per il bene comune la storia ed i destini politici, culturali e sociali della città a partire dal secondo dopoguerra.
Per l’occasione l’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira, fondata proprio da Arpioni negli anni ’50 del secolo scorso – forte della vocazione fattasi scelta di vita di dedicare tutta l’esistenza all’educazione integrale dei giovani affinché l’orrore della guerra, che lui aveva subìto in prima persona anche con l’esperienza della prigionia in Germania, non si ripetesse mai più – ha organizzato due eventi per fare memoria viva e attuale dei 100 anni della nascita di Pino, venuto al mondo il 19 marzo 1924 e salito al cielo dopo una vita al servizio dei giovani e della città all’età di 79 anni il 3 dicembre 2003, quando una grande folla di giovani, di fiorentini e di toscani gli tributò il saluto ed un sentito ringraziamento con i funerali del 6 dicembre in S. Maria del Fiore.
Nel pomeriggio di domenica 17 marzo, infatti, in piazza SS Annunziata a Firenze presso l’Istituto degli Innocenti, di cui Pino Arpioni fu presidente negli anni ’90, circa 250 persone hanno gremito la sala dedicata al convegno “A cento anni dalla nascita di Pino Arpioni”: dopo l’introduzione del presidente dell’Opera La Pira Gabriele Pecchioli e i saluti istituzionali della vicesindaco di Firenze Alessia Bettini, della presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida, del vicario generale dell’Arcidiocesi di Firenze mons. Giancarlo Corti e della presidente della Fondazione La Pira Patrizia Giunti, è stato proiettato in anteprima un video documentario inedito realizzato dall’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira con interviste e testimonianze sulla vita di Pino, che da oggi è ufficialmente online sul canale youtube della Fondazione La Pira: https://www.youtube.com/watch?v=JITeGtRzkHQ&t=16s.
Il convegno è stato poi animato dalle relazioni del cardinale Gualtiero Bassetti, già presidente della CEI e grande amico di Pino e dell’Opera, che ha condiviso una bellissima riflessione su “Pino, una memoria viva”, e dello psicologo Ezio Aceti, che ha approfondito con un appassionato intervento gli aspetti relativi alla “bellezza dell’educare”. L’iniziativa è stata preceduta dall’intitolazione a Pino Arpioni di Casa Gioventù, sede dell’Opera La Pira in via Gino Capponi 28, con l’apposizione e l’inaugurazione della targa dedicata. Gli atti del convegno sono anch’essi online sul canale youtube della Fondazione La Pira: https://www.youtube.com/watch?v=cn-GJaXGdmA.
Le iniziative si sono concluse martedì 19 marzo, giorno del centenario, nella Santa Messa alla Santissima Annunziata con l’omelia di mons. Romano Rossi, valdarnese vescovo emerito di Civita Castellana, già collaboratore di Pino, e la concelebrazione degli amici sacerdoti dell’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira. Una cerimonia molto bella e partecipata, con la presenza anche di tanti giovani che oggi hanno raccolto il testimone di speranza di Pino Arpioni e che, in questo equinozio primaverile, incarnano la citazione di La Pira “i giovani sono come le rondini, annunciano sempre la primavera”.
Pino Arpioni, oltre che una grande figura nel panorama educativo di Firenze e della Toscana con i villaggi “La Vela” a Castiglione della Pescaia (Gr), “Cimone” a Pian degli Ontani (Pt), “Casa Alpina Firenze” a Rhemes Notre Dame in Val d’Aosta, che si aggiungono alla sede associativa con le due case per i giovani nella città di Firenze, è stato un servitore e uomo delle istituzioni, consigliere comunale di Firenze e collaboratore di Giorgio La Pira nelle cui giunte fu consigliere delegato ai cantieri di lavoro e assessore al personale, dedito al prossimo con un’attenzione particolare alle fasce di popolazione più fragili, secondo la visione evangelica della politica. E proprio sulla scia delle tesi lapiriane, Arpioni è stato anche fautore del dialogo internazionale tra i giovani, le Chiese e le Istituzioni, costruttore di sentieri di pace in Russia, Inghilterra e Terra Santa, per l’unità dei cristiani, la fratellanza delle tre famiglie abramitiche, la costruzione di ponti tra Oriente e Occidente, la pace di Gerusalemme, proprio in quei luoghi del pianeta oggi al centro di guerre, morte e dolore.
Giuseppe Arpioni è una delle figure più luminose del laicato toscano del Novecento. Fortemente provato dalla dura esperienza della guerra, al ritorno dalla Germania decide di dedicare tutta la sua vita all’educazione dei giovani. Da Presidente della Giac (Gioventù italiana di Azione cattolica) di Empoli inizia nel 1946 a organizzare campi-scuola estivi sulla montagna pistoiese. Nel 1951 viene eletto consigliere comunale e il Sindaco La Pira gli affida i cantieri di lavoro. Verrà rieletto anche nel 1956, nel 1960 e nel 1964 e sarà assessore nella seconda e terza Giunta La Pira. Nell’estate 1952 organizza in tenda a Cavo (Isola d’Elba) il primo campo-scuola al mare, esperienza poi ripetuta nel 1953 a Villa Bensa, sempre al Cavo e nel 1954 e 1955 a Quercianella. Nel 1954 costruisce il Villaggio «Il Cimone» di Pian degli Ontani e nel 1955 «La Vela» a Castiglion della Pescaia. Nel 1959 dà vita all’Associazione Opera villaggi per la gioventù. Nello stesso anno apre a Firenze «Casa Gioventù», per studenti universitari. Nel 1970 accoglie nella sede dell’Opera il prof. Giorgio La Pira, che vi rimarrà fino alla morte, nel 1977. Due anni più tardi l’associazione, diventata Opera per la gioventù «Giorgio La Pira», inizia la prima di una serie di esperienze ecumeniche portando a Londra 120 giovani, guidati dal card. Benelli, con incontri che riaprirono il dialogo tra la Chiesa cattolica e quella anglicana. Nel 1984 Pino porta i suoi giovani in Urss, a 25 anni dallo storico viaggio di Giorgio La Pira, e nel 1988 a Fatima. I campi-scuola dell’«Opera» si aprirono così a presenze straniere, soprattutto russe, greche e portoghesi. Nel novembre 2003, mentre Pino è ricoverato in ospedale, dove morirà il 3 dicembre, si tiene il primo pellegrinaggio dei giovani dell’Opera in Terra Santa e dall’estate successiva partecipano al Campo internazionale a «La Vela» anche giovani israeliani e palestinesi. Il 24 novembre 2000, il Consiglio comunale di Cutigliano delibera di conferire a Pino la cittadinanza onoraria che gli viene consegnata con una cerimonia pubblica, nel Palazzo comunale, il 16 giugno 2001. Già diversi Comuni toscani gli hanno intitolato vie, strade e piazze.
In allegato foto convegno Istituto degli Innocenti.
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