Dalle piante alte due metri cresciute a Pescia, poi si ricava il fiore reciso
Parafrasando Sergio Endrigo, per fare un fiore ci vuole un albero e l’albero di mimose cresce nei vivai pesciatini. Che hanno una lunga tradizione nel mettere a dimora le piccole piantine di mimosa (a partire dal seme), per accrescerle in vaso fino ad oltre 2 metri d’altezza, pronte ad essere trapiantate in un giardino, diventare pianta da cui si ricava la mimosa recisa: il fiore dell’8 marzo, simbolo di femminilità e delle donne, e che secondo Coldiretti almeno quattro toscani su dieci regaleranno (mimose o altri fiori) per la festa delle donne.
Uno dei principali produttori italiani di mimose è il vivaio Nannini Vasco e Fratelli, un vivaio-nursery del pesciatino, dove da 25 anni si allevano e coltivano mimose in vaso. Una vera e propria arte che si tramanda da quattro generazioni che fa di questa azienda un punto di riferimento nazionale per la coltivazione di questa pianta sempreverde che appartiene alla famiglia delle Fabaceae, ma che si esprime in decine e decine di varietà di acacia dealbata che si differenziano, l’una dall’altra, dalla forma del fiore, delle foglie, dalle tonalità del suo giallo, più o meno intenso e brillante, ma anche dal periodo di fioritura.
Gabriele Nannini, 27 anni, è l’erede dei segreti delle mimose dell’azienda creata dal bisnonno Mario. “Le mimose più diffuse, che troviamo e vediamo nei giardini, appartengono alla varietà Gouloise, ma le varietà sono tantissime. Qui da noi ne coltiviamo una decina. In Italia va per la maggiore, per ricavarne il fiore reciso che si regala per la festa delle donne, la Gouloise e a Mirabilia. Vendiamo sia piantine in vaso tramite i garden, oppure piante ai grossi produttori di mimose recise, inclusi quelli delle riviera ligure. All’estero i nostri mercati principali sono Francia e Romania”.
In Italia la commercializzazione della mimosa è legata esclusivamente al periodo della festa della donna con le vendite che sono concentrate in poco più di un mese mentre all’estero, come in Francia, in Costa Azzurra, dove gli è stata dedicata una strada, un percorso lungo 130 chilometri che da gennaio a marzo regala uno spettacolo unico di fioriture. La mimosa è un fiore… per tutte le stagioni, infatti. Può risvegliarsi in svariati periodi dell’anno, a seconda della varietà e raggiungere altezze tra le più diverse.
La coltivazione della mimosa è una nicchia, una delle tante del vivaismo pistoiese, principale polo produttivo nazionale con circa 1 miliardo di euro di valore alla produzione.

Coldiretti – Ufficio Stampa Pistoia

Comunicato stampa