Sono due artiste di Massa le protagoniste di due personali pittoriche allestite fino al prossimo luglio rispettivamente al Parco di Pinocchio e al Giardino Garzoni.
Anna Raffo e le sue fiabe su tela
Tutto è possibile – Mostra dalle fiabe alla donna è il titolo della rassegna di opere pittoriche ispirate alle celebri fiabe ( e Pinocchio non poteva mancare!) di Anna Maria Raffo, fino al 6 luglio nella sala espositiva del Parco di Pinocchio. Il vernissage è fissato per sabato 11 giugno alle 11.30, con Francesca Bianchi, membro del comitato tecnico scientifico della Fondazione Carlo Collodi, insieme a Francesca Menconi, CIF Carrara. Sarà presente anche l’artista.
Anna Raffo, artista poliedrica di origine massese, diplomata presso il Liceo Artistico Felice Palma della sua città, si occupa di interpretare il mondo dei sogni, le sensazioni e le emozioni scaturite dal rapporto con la natura, trasformando ogni sua idea in immagini per lo più dedicate ai bambini. Dalla varietà delle tecniche usate, predilige i pastelli colorati, tecnica che a prima vista risulta quasi di impercettibile comprensione, per la perfezione delle sfumature e dei dettagli che sembrano quasi provenire da mondi sconosciuti.
Un filo rosso cuce le sue opere ed è quasi sempre presente: un filo il cui ago passa da un dipinto a un altro, cucendo i racconti, la vita e sistemando le ferite del tempo, per mezzo dell’arte.
Il suo lavoro non si concretizza solo attraverso i dipinti, ma spazia dalle pitture su tela, al cartonaggio, ai tessuti.
Clara Mallegni torna al “suo” Pinocchio
Viva Pinocchio! è il titolo che Clara Mallegni ha scelto per la sua esposizione di quadri iniziata qualche giorno fa al giardino Garzoni e qui ospitata fino al prossimo 9 luglio, quando è in programma il finissage con una performance dell’artista che vive e ha lo studio a Massa.
Come spiega il critico d’arte Marilena Cheli Tomei: “I suoi lavori sono in gran parte su carta a tecnica mista, in particolare collages nei quali ha sempre dimostrato di possedere grandissima originalità, solo tre opere di scultura che confermano quanto detto prima. A mio parere in ognuna di esse Mallegni ha manifestato il tratto che la accomuna al personaggio di Pinocchio e cioè l’intensa vitalità con cui affrontano la vita entrambi: non a caso l’artista ha scelto come oggetto delle sue opere un burattino allegro e reattivo nonostante le disavventure, una figura che affronta varie esperienze negative, spesso da lui cercate, ma riemerge sempre con una nota di ottimismo, pur rendendosi conto di essere stato la causa dei suoi problemi. Penso che l’icona rappresentativa della personalità di Mallegni sia l’Archetipo, presente sempre nella sua produzione artistica come collage, dipinto o scultura, una figura pronta a balzare nella vita e ad affrontare ciò che il destino riserva ed è quindi immediato l’accostamento al burattino: l’uno rifiuta i fili che avrebbero voluto ingabbiarlo in un percorso prestabilito e, a suo rischio e pericolo affronta il divenire, l’altra sceglie strade percorse da pochi, perseguendo i suoi fini, con decisione e spirito indipendente, scegliendo anche di mettersi alla prova in esperienze del tutto nuove. Ed ecco un Pinocchio ironicamente “vitruviano” alla maniera di Clara Mallegni, un altro Jazzista, una sexy Fata Turchina, un allegrissimo ciuchino che sembra irridere chi lo critica e negli occhiali del quale si specchia l’autrice, un generoso ” O mio tonnino caro” di pucciniana memoria, uno splendido albero di libri che davvero moltiplicano i loro contenuti, non come quello suggerito dal Gatto e la Volpe, un saggio e studioso felino accovacciato sui libri.
E’ una realtà che i soggetti scelti dagli artisti, le tecniche adottate, gli stessi materiali siano lo specchio della loro personalità ed è affascinante ritrovarne i tratti nelle opere, in specie se la loro conoscenza si è tramutata in amicizia, quindi mi sento di augurare il buon esito di ogni sua scelta ad una cara amica e originale artista”.
Per informazioni: www.pinocchio.it
Le aree espositive del parco e del giardino sono aperti tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.
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Adele Tasselli
Fondazione Nazionale Carlo Collodi
Comunicato Stampa