“L’ impresa privata che si è impegnata nel progetto di finanza con la Regione per realizzare i 4 nuovi Ospedali (Ms, Lu, Pt e Po) vuole già mettere sul mercato i servizi non sanitari delle strutture da poco inaugurate e non ancora collaudate.
Questo a conferma della confusione e della incertezza che si creano quando i privati entrano nella gestione di un bene pubblico assoluto come la Sanità. Cooperative e Gruppi finanziari , infatti, non sono istituti di beneficienza e, nella commistione di interessi pubblico-privato, i cittadini non sono certo privilegiati.
Ai bisogni sanitari non si risponde, come si dovrebbe, con investimenti adeguati su personale, strumentazioni e strutture. Si risponde invece alimentando una burocrazia sempre più gonfia e contorta che ostacola e non facilita certo l’ accesso ai servizi.
Così, sul tavolo rimangono Tickets esosi, Liste d’attesa troppo lunghe, Ospedali organizzati su un modello che riduce il numero e la durata dei ricoveri e Servizi del Territorio insufficienti, pur col massimo impegno degli operatori.
E i cittadini rallentano o addirittura cessano le cure e la prevenzione con conseguenze molto pericolose. Questo anno, infatti, secondo un recente studio, l’ attesa di vita media è diminuita, come non era mai successo negli anni precedenti.
E’ la primissima volta in assoluto e, purtroppo, non sarà neppure l’ ultima se la Politica, coi suoi attori attuali, palesemente inadeguati, non cambierà radicalmente direzione.
E, soprattutto, se non saprà mettere al centro, prima dei numeri e della burocrazia, il rispetto concreto delle persone e dei loro bisogni, in particolare dei più deboli e di chi è più in difficoltà”.

Dott.Francesco Conforti

Comunicato stampa