“Le polemiche sugli Assessori venuti da fuori non nascono da sterili motivi campanilistici.
Nè dai rimborsi-spese percepiti, certo legittimi, anche se gravati da dubbi di opportunità e misura e, come si vede, ognuno ha il suo metro…
Le polemiche nascono invece da motivi puramente politici. Io sono infatti convinto che chi amministra un Comune medio-piccolo come il nostro debba avere un legame e radici profonde in quel territorio. E debba amarlo e rispettarlo nei suoi bisogni specifici, anche contro i dettati di qualsiasi partito.
Ovviamente, queste qualità non possono certo appartenere ad Amministratori venuti da fuori, col beneplacito del Partito nel cui nome hanno svolto tutta la loro attività politica per tanti anni. A parte l’esempio certo non edificante di riciclare personaggi muoversi fra incarichi e sedi diverse, come tante palline impazzite, è evidente che si tratta di uomini fidati su cui il Partito fa’ conto per “controllare” il nostro Comune e mantenerlo nella ortodossia della linea stabilita.
Così, non dovrebbe sfuggire a nessuno che mentre il Sindaco attuale svolge un ruolo molto attivo di rappresentanza con relative comparsate, i settori vitali (Finanza, Urbanistica, Lavori Pubblici) sono gestiti proprio dagli Assessori venuti da fuori.
Nè, tanto meno, dovrebbe sfuggire che si è addirittura abolito l’ Assessorato alla Sanità, fondamentale per tutelare i bisogni primari assoluti dei cittadini, anche scontrandosi con la Regione. E la Regione non tollera certo contrasti in questo settore che da solo assorbe circa l’80% dell’ intero Bilancio e rappresenta perciò un formidabile centro di potere economico e politico.
E così, la nostra Città, per la inadeguatezza compiacente di questa Amministrazione, si consegna totalmente in mani altrui. E, come dimostra il recente caso della Centrale Idroelettrica imposta da altri, c’è il rischio sempre più certo di non poter neppure più tutelare i pochi beni rimasti : dopo l’ Ospedale il Mefit e ora anche l’ acqua stessa della Pescia…”
Fonte FB