“Lo dico una volta per tutte, a oggi non ho ricevuto nessun avviso di garanzia”. E’ una smentita secca quella di Roberta Marchi, sindaco di Pescia, fatta ad un quotidiano locale. Il sindaco Marchi è finito sui quotidiani di oggi a causa di un presunto avviso di garanzia inviatole dalla Finanza.“Mi spiace che sia stata pubblicata una notizia non vera come quella, lo reputo un fatto grave – ha commentato Marchi –. Inoltre la falsa notizia dell’avviso di garanzia è stata di fatto collegata alla mia scelta di fare un passo indietro nelle prossime elezioni. Tutto sbagliato: non mi sono candidata perchè sul mio nome il centro-destra non è riuscito ad unirsi politicamente, non per altri motivi.
Il quotidiano in oggetto aveva riportato in sintesi quanto segue :
Il sindaco querela un consigliere d’opposizione a seguito delle dichiarazioni concernenti la vendita all’asta di un terreno prospiciente l’area degli ex magazzini comunali, per 107mila euro alla società di cui è contitolare un consigliere comunale di maggioranza e per risposta riceve dalla Procura della Repubblica un avviso di garanzia (a circa un mese dalle elezioni amministrative).
Come sappiamo un avviso di garanzia è uno strumento a tutela di chi lo riceve, per avvisarlo che si sta indagando su di lui. Che poi quelle indagini portino a individuare un reato, o al nulla, è un altro discorso. I reati contestati sarebbero quelli di abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Come detto a dare il via alle indagini sarebbe stata la querela presentata dal sindaco Marchi nei confronti del consigliere Marco Ardis, il quale in un’interrogazione aveva definito la vendita di quel lotto «un vestito cucito su misura addosso a un esponente della maggioranza di centrodestra a discapito degli interessi dell’ente».
La querela avrebbe causato un effetto opposto. Per valutare se il consigliere comunale avesse diffamato o meno l’amministrazione la procura ha dovuto esaminare le sue dichiarazioni. E qui si è fatta avanti l’ipotesi che potesse esserci sì un reato, ma da parte di chi aveva presentato la querela.
E’ giusto doveroso che venga fatta la massima chiarezza sull’episodio del presunto avviso di garanzia, ma viene da pensare che se il sindaco Marchi, politico esperto con notevoli cognizioni di diritto amministrativo essendosi laureata nella materia all’Università di Pisa con il massimo dei voti al quale è seguito un master, avesse avuto degli scheletri nell’armadio per questa vicenda perchè avrebbe esposto il fianco con una querela?