Domenica 20 ottobre 2019 alle ore 21.00 “Solidarietà al popolo Curdo”, presso il Circolo A.R.C.I.
“Agorà” di Pietrabuona di Pescia. Proiezione di due “corti” in lingua inglese: “Bakur-Inside the PKK”, “Bert”. Un’occasione per conoscere le radici di una tragedia umana che sembra non aver fine.

Il Kurdistan è un vasto altopiano situato nella parte settentrionale e nord-orientale della Mesopotamia, che include l’alto bacino dell’Eufrate e del Tigri, il lago di Vane il lago di Urmia e le catene dei monti Zagros e Tauro. Il clima è continentale rigido, le precipitazioni sono abbondanti e i terreni sono fertili per i cereali e l’allevamento.

Politicamente è diviso fra gli attuali stati di Turchia (sud-est), Iran (nord-ovest), Iraq (nord) e, in minor misura, Siria( nord-est) e Armenia (sud), anche se spesso quest’ultima zona è considerata facente parte del Kurdistan solo dai più ferrei nazionalisti. Al 2012 solo il Kurdistan iracheno ha una certa autonomia politica, come regione federale dell’Iraq, in seguito alla fine del regime di Saddam Hussein nel 2003. Anche il Kurdistan siriano ha acquisito autonomia politica di fatto dall’inizio della guerra civile siriana.

La questione territoriale curda risale almeno alla fine dell’Impero ottomano allorché esso, uscito sconfitto dalla Grande guerra, venne smembrato con il Trattato di Sèvres (1920), privato di tutti i territori arabi, della sovranità sugli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, e delle città di Adrianopoli e Smirne, assegnate alla Grecia, e ridotto a uno Stato nazionale turco nella sola Anatolia. Il trattato prevedeva inoltre, agli artt. 62 – 64, la possibilità per la minoranza curda di ottenere l’indipendenza in un proprio Stato nazionale, i cui confini sarebbero stati definiti da una commissione della Società delle Nazioni designata ad hoc. Il trattato fu ratificato da quattro firmatari per conto del Sultano Mehmet VI, ma a seguito della Guerra Turca d’Indipendenza (1920-1923) il comandante Mustafa Kemal Ataturk, “Padre dei turchi”, costrinse le ex potenze alleate a tornare al tavolo della negoziazione e a ratificare un nuovo Trattato a Losanna (1923), che cancellò ogni concessione alle minoranze curde e armene e ai greci.

Informazioni:

Circolo Arci Agorà Pietrabuona
Via Mammianese, 100
51017 Pescia
0572408182

Fonte : Comune di Pescia