Ora i Consorzi di Bonifica che operano sul territorio pistoiese potranno più agevolmente ripulire fossi e canali dei reticoli idrici. I sedimenti derivanti della pulizia ai fini della prevenzione di inondazioni, o della riduzione degli effetti delle intemperie e delle siccità non saranno più considerati rifiuti pericolosi e potranno essere sistemati lungo le sponde dei corsi d’acqua. Una novità che agevola anche il lavoro delle aziende agricole.
Fino ad oggi pulire un alveo e liberarlo dall’accumulo di sedimenti che ne avevano alzato il livello era una procedura complicata ed economicamente pesante in particolare per le piccole imprese che volevano pulire il proprio corso d’acqua: l’azienda, così come i Consorzi di Bonifica dovevano, una volta prelevati i sedimenti (residui di piante, fanghiglia, per esempio), trasportarli dalla zona di rimozione fino al luogo dello smaltimento: “una sequenza di azioni complicate e costose che costituivano – spiega Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia – una forte limitazione ad una più frequente e tempestiva manutenzione dei corsi d’acqua. Con questa importante modifica gli interventi saranno più veloci e frequenti”.
Lo ha comunicato Coldiretti in affollato incontro tenutosi a Quarrata con le aziende agricole, un centinaio gli imprenditori presenti (vedi foto). Tanti gli argomenti trattati, dalla nuova politica agricola europea (Pac) alle scadenze fiscali. “Abbiamo dato il giusto rilievo a questa importante novità, per cittadini, aziende agricole e istituzioni, come i Consorzi di Bonifica -sottolinea Mario Carlesi, presidente di Coldiretti Pistoia-. Poter sistemare i sedimenti lungo le sponde, come è sempre accaduto, è una semplificazione enorme rispetto agli ultimi anni. Una misura fortemente auspicata da Coldiretti, che riduce i costi, per lo smaltimento che spesso costituiva un impedimento ed una limitazione per le aziende agricole e i Consorzi che dovevano sostenere le spese per la rimozione”.
La novità vale sia per le imprese agricole, sia soprattutto per i consorzi di bonifica tra i cui compiti c’è appunto quello della pulizia dei fossi e dei canali. Su Pistoia operano il Consorzio Medio Valdarno (area della piana), Consorzio Basso Valdarno (area Valdinievole), e Consorzio Toscana Nord (area montana).
La novità è prevista dalla legge di conversione del decreto legge cosiddetto ‘Sblocca Italia’ che, nell’articolo 7, comma 8 bis, ha inserito anche queste tipologie di materiali tra quelli contemplati dall’articolo 185 del codice ambientale che già escludeva dal novero dei rifiuti i sedimenti non pericolosi spostati all’interno di acque superficiali.
“Si tratta – aggiunge Vincenzo Tropiano– di una importantissima disposizione che costituisce una notevole semplificazione per lo svolgimento delle attività e degli interventi di manutenzione e pulitura delle sponde e degli argini, necessari al fine di assicurare la tutela del territorio da fenomeni di instabilità che risultano aggravati, spesso, proprio da accumuli di materiale non opportunamente rimosso”.
Comunicato stampa