Il rush finale delle vendite a grossisti e dettaglianti dirà come è andata
la campagna legata alla commemorazione dei defunti
Bianco, giallo o viola la qualità dei crisantemi pesciatini è eccellente anche quest’anno. Invece, per dare una valutazione quantitativa sulle vendite legate alla commemorazione dei defunti, occorrerà aspettare la prossima settimana. A condizionare la domanda (e i prezzi) degli ultimi giorni, sarà l’andamento climatico in Italia in vista del 2 novembre. “È così -conferma Maurizio Procissi, segretario di Coldiretti Pescia-. In passato in questi giorni i giochi erano già fatti, e le aziende pensavano solo alle spedizioni di quanto venduto. Da qualche anno, l’incertezza è aumentata per le aziende floricole: grossisti e venditori al dettaglio piuttosto che rischiare di restare con crisantemi invenduti, preferiscono rimanere senza prodotto. Nel caso ci fosse richiesta, ordineranno all’ultimo momento”.
Sono oltre 40 i produttori di crisantemi del pesciatino (alcuni della lucchesia) che ruotano attorno al Mefit, il Mercato dei fiori di Pescia. A questi si aggiungono le aziende che operano con altri canali di vendita: per esempio, conferendo la produzione nella cooperativa Flora Toscana. “Ma potrebbero crescere in numero e di dimensione se i costi di produzione -spiega Procissi- non fossero così elevati, soprattutto a causa del riscaldamento delle serre, che rende sempre risicati i margini di guadagno delle aziende agricole”.
I crisantemi prodotti nel distretto floricolo di Pescia sono di ottima qualità, risultato del clima favorevole e di una lunga tradizione che ha affinato le conoscenze dei produttori. “Ora c’è il rush finale delle vendite –conclude Maurizio Procissi- se le condizioni meteo permetteranno un grande afflusso nei cimiteri italiani, i produttori di crisantemi, anche pesciatini, spunteranno sul mercato all’ingrosso prezzi migliori”.

Ufficio stampa Coldiretti – Pistoia

Comunicato stampa