“L’ottobre mite ha limitato l’impatto dell’aumento dei costi produttivi, così le decine di produttori di crisantemi del polo floricolo pesciatino hanno tirato un sospiro di sollievo –è quanto afferma Coldiretti Pistoia alla vigilia della giornata dedicata alla commemorazione dei defunti del 2 novembre-. I prezzi di vendita a grossisti e dettaglianti, infatti, sono stabili, e se fosse stato necessario ricorrere agli impianti di riscaldamento per preservare la qualità dei crisantemi, i margini si sarebbero assottigliati se non azzerati”. “Stabile e praticamente tutta venduta –stima Coldiretti- anche la quantità di crisantemi prodotti dalle decine di aziende pesciatine sotto le proprie serre”. Il fiore in Italia è simbolo della devozione ai defunti in quanto il suo periodo di maturazione coincide con l’inizio di novembre, un fiore bellissimo, prodotto a Pescia da decenni.

 

Ma l’estate ottobrina non cancella gli aumenti che da mesi patiscono anche le aziende floricole (già messe a terra dall’emergenza covid), che oltre ai rincari dell’energia hanno visto crescere del 95% i costi per piantine e sementi. I rincari riguardano l’intera filiera, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni, come emerge dall’analisi a livello nazionale della Coldiretti su dati Crea.

 

Una situazione difficile, su cui Coldiretti a tutti i livelli sta operando per dare risorse adeguate al settore. In dirittura d’arrivo –spiega Maurizio Procissi, segretario Coldiretti Pescia- c’è il decreto che darà il via libera a 25 milioni a favore del settore florovivaistico colpito dall’aumento dei costi energetici. La norma ha già incassato il via libera alla Conferenza Stato regioni, ed è stata firmata dal Mipaaf. A livello nazionale l’intervento dovrebbe interessare una platea di 8mila imprese del settore per una superficie di 8.814 ettari di serre o superfici protette per le quali è necessario il ricorso al riscaldamento o al raffrescamento. Un provvedimento di cui beneficeranno tante aziende pistoiesi, in particolare quelle del polo floricolo di Pescia.

 

Il contributo è pari al 30% dei maggiori costi sostenuti nel periodo tra marzo e agosto 2022 rispetto a quelli dello stesso periodo del 2021 , per la gestione delle attività produttive, svolte in serra, per l’acquisto di energia elettrica, gas metano, G.P.L., gasolio e biomasse utilizzate per la combustione in azienda. Il decreto prevede anche la possibilità di un acconto pari al 90% dell’aiuto.

 

Il provvedimento continua l’iter che prevede controlli, pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e definizioni delle modalità operative e la tempistica per la presentazione delle domande.

Ufficio Stampa Coldiretti – Pistoia

Comunicato stampa