Il 31.12.2024 scade la concessione per la gestione del servizio
idrico di Publiacqua che dovrà restituire i beni costituenti dotazione
del servizio idrico – art. 151, comma 2, lett m, del d.lgs. 152/2006 -
ricevendo come contropartita il Valore Residuo, ossia il valore
quantificato dall’Autorità Idrica Toscana in applicazione del Metodo
Tariffario predisposto da ARERA.
Il Valore Residuo, già indicato nell’ultimo aggiornamento del Piano
tariffario, ammonta a € 301.337.082 ma, nel bilancio 2022 di
Publiacqua, il valore delle immobilizzazioni, al netto della non
ammortizzata dei contributi in conto impianti, è di € 420.714.551,
una differenza di € 119.380.469, una sopravvenienza passiva,
cioè una perdita, che riduce il Patrimonio Netto della società, il
Capitale Proprio dei soci, quello che dovrebbe essere ripartito in
proporzione delle quote di partecipazione possedute dai singoli..
Una differenza che riduce il Patrimonio Netto ad un valore inferiore
al Capitale sociale, cioè a quanto versato dai soci in sede di
costituzione della società e destinata ad aumentare sia nel caso
che Publiacqua non realizzi o che realizzi gli investimenti del Piano
Investimenti approvato dall’assemblea dell’Autorità Idrica Toscana.
Perché questa differenza? Quali gli effetti?
Perché Publiacqua dovrà restituire agli utenti oltre un centinaio di
milioni di euro?
Donella Bonciani – avvocato
Remo Valsecchi – commercialista, revisore legale e consulente del
lavoro (oggi pensionato)
Sarà consegnato un dossier che documenta i risultati della nostra
analisi

Acquabenecomune Pistoia e Valdinievole

Comunicato stampa