Sia chiaro che niente cambia nella mia stima circa l’operato dei magistrati, ma poiché sento in giro numerosi pareri di avvocati improvvisati, non posso esimermi da alcune riflessioni, visto che la mia professione mi obbliga ad essere informato sulle conseguenze legali delle azioni che si compiono. Non posso non notare la forte discrepanza fra le dichiarazioni a firma di Giurlani e l’operato del suo legale. Che può essere interpretata in due soli modi, tra loro opposti: una manovra per prendere tempo, in vista del voto; oppure come una certezza di essere rinviato a giudizio e magari pure condannato. Chiedere riti alternativi se non è una presa per i fondelli, potrebbe stare a significare una comprensibile e concreta preoccupazione per l’esito del processo, finalizzata a limitare i danni per l’imputato.
Altra considerazione che intendo fare riguarda il silenzio che tutti i soggetti interessati mantengono circa l’autotutela su una doverosa costituzione in giudizio.
A questo punto deve essere chiaro per tutti che quelle che dovrebbero essere scelte istituzionali si stanno trasformando in scelte politiche discutibili e certo non per mia colpa. Non avrei voluto questo, avendo già cominciato a esporre da dicembre il mio programma per la città e su questo voglio continuare a confrontarmi. Però non sono io che ho posto al centro di questa campagna elettorale una candidatura inopportuna che sta portando nella competizione una nota fuorviante per l’espressione di un giudizio corretto dell’elettore.
Il futuro di Pescia è una cosa seria e io non ci sto a far sì che un appuntamento determinante per la città venga trasformato nel solito calderone di bugie, ambiguità e omissioni.
Press Conforti
Marino Angeli
Comunicato stampa