Confcommercio ha deciso che sotto Natale, nei pochi veri giorni caldi dello shopping, non ci sarebbero stati mercati e mercatini.
Ma, come sempre, capita, a non tutti le cose tornano. E quindi c’è stata la rivolta di quei commercianti che vedono nei mercatini più che dei concorrenti dei conduttori di pubblico, qualunque questo sia.
E allora arriva la replica di Confcommercio. Intitolata «Natale a Pescia, Confcommercio replica: lo dovevamo ai nostri associati. La risposta dell’associazione, che intende evitare i disagi manifestati lo scorso anno dai commercianti di piazza Mazzini».
Confcommercio di Pistoia replica alle dichiarazioni apparse sulla stampa di martedì, anche perché «si sollevano dubbi in merito alle modalità operative dell’associazione» e ha dichiarato :
«Alle supposizioni circa il mancato coinvolgimento dei commercianti di Pescia nell’ambito delle richieste avanzate al sindaco, Confcommercio risponde chiarendo le proprie procedure, da sempre note agli iscritti. All’interno di Confcommercio, come in ogni associazione democratica, vi sono infatti organi decisionali eletti democraticamente: nel caso di Pescia esiste, in particolare, una delegazione territoriale composta da commercianti iscritti all’associazione di categoria. Questi organi, proprio in virtù del mandato conferitogli in sede di votazione dagli associati, sono legittimati a rappresentarli e a prendere decisioni riguardanti gli interessi dell’intera categoria, la politica dell’associazione e dunque eventuali richieste di incontro con gli enti con cui si ritiene necessario un confronto.
«All’occorrenza, inoltre, vengono convocate le assemblee, ossia riunioni con tutta la base associativa, come ad esempio verrà fatto nei prossimi giorni sul tema della realizzazione della luminaria natalizia. Entrando nel merito, invece, del fatto specifico contestato nell’articolo, che tratta la richiesta di non chiudere il traffico nel periodo natalizio, Confcommercio puntualizza che quanto discusso con il sindaco trae spunto soprattutto da ciò che accadde lo scorso anno.
«Nel periodo di Natale 2012, infatti, la scelta di chiudere seppur parzialmente alcune zone del centro storico comportò disagi ai commercianti, che dettero così il via a una spontanea raccolta di firme contro le decisioni prese dall’amministrazione comunale. Tale documento fu sottoscritto dalla quasi totalità dei commercianti di piazza Mazzini. Proprio in virtù di quella protesta, dunque, Confcommercio ha ritenuto di doversi preventivamente confrontare con il sindaco sull’argomento, al fine di coordinare al meglio la programmazione degli eventi in città e di evitare le difficoltà dell’anno passato.
«Un’operazione, questa, che dovevamo innanzitutto ai nostri associati».
Fonte : Il Tirreno