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Da gennaio abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione di fronte allo stabilimento di Hitachi di Pistoia sui problemi inerenti alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’azienda Hitachi – vista da fuori – può sembrare una delle poche aziende ancora in salute, con commesse importanti e dove al suo interno tutto fila liscio. La verità però molto spesso è differente da quello che apparente sembra: almeno 2 lavoratori su 3 sono assunti da ditte esterne in appalto e subappalto; ci sono forti differenze contrattuali e salariali tra lavori interni e lavoratori in appalto (i secondi percepiscono anche 400 euro in meno al mese pur svolgendo la stessa mansione); molti lavoratori sono assunti con contratti precari, in alcuni casi addirittura differenti alla mansione che svolgono (ad esempio operai metalmeccanici assunti con contratti delle pulizie e multi-servizi).
Precariato, ritmi di lavoro e disinvestimenti sulla sicurezza sono la causa principale degli oltre quattro omicidi che ogni giorno avvengono nei luoghi di lavoro per il profitto dei padroni. Da gennaio 2024, mese in cui abbiamo abbiamo iniziato questa campagna sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre ai 4 omicidi al giorno ci sono state anche due stragi nei pressi di Pistoia: quella del 16 febbraio al cantiere Esselunga di Via Mariti a Firenze e quella del 9 aprile alla centrale ENEL di Suviana, a Bologna.
Da sempre diciamo che quello che avviene nei posti di lavoro non sono infortuni ma omicidi! Pur senza essere mandate in guerra o bombardate ogni giorno un numero crescente di persone rischia la vita andando a lavorare, per gli alluvioni, perché non ha i soldi per curarsi, perché gli ospedali sono allo sfascio, perché sono costrette a mangiare e respirare merda. Per questo motivo abbiamo abbiamo convocato per martedì 30 aprile, dalle ore 12:00 alle ore 19:00, un presidio lungo di fronte allo stabilimento Hitachi di Pistoia.
Abbiamo scelto Hitachi non tanto perché nella nostra provincia rappresenta l’esempio della frammentazione del lavoro e della divisione tra operai che ancora godono delle conquiste ottenute con le lotte degli anni ‘70 e operai privi di ogni diritto e tutela, quanto piuttosto perché fare dei passi avanti nell’organizzarsi in Hitachi contro gli omicidi nei luoghi di lavoro significa rafforzare la mobilitazione e l’organizzazione anche dei lavoratori delle aziende più piccole
La soluzione che noi proponiamo alla mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro è quella di organizzarsi in ogni officina, reparto e azienda e di convergere con altri lavoratori per imporre al governo l’assunzione di un numero adeguato di Ispettori Nazionali del Lavoro per poter controllare le oltre 4.500.000 aziende presenti oggi nel paese. Oltre a questo è necessario estendere e rafforzare l’azione dei Responsabili Lavoro Sicurezza (RLS), delle Rappresentanze Sindacali Aziendali (RSA) delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU), affinché controllino e collaborino con gli Ispettori Nazionali del Lavoro. Tutte queste sono misure di buon senso che però sono strettamente legate al livello di mobilitazione e di organizzazione presente nei posti di lavoro.
La “Tenda contro gli omicidi sul lavoro” vuole essere un punto d’incontro e luogo di confronto tra lavoratori di differenti aziende e sigle sindacali, per questo motivo facciamo appello a tutti i lavoratori interessati, ai delegati, ai RLS, alle RSR e alle RSU delle aziende della provincia di Pistoia a partecipare.
Sezione Pistoia del Partito dei CARC (P.CARC)
Comitato Unitario di Base Toscana (CUB)
Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti (FLMU)
Comunicato stampa