Gambetta Vianna: “Sindaci e Pd si assumano le responsabilità di perdere 5 milioni di euro di fondi regionali in cinque anni più 6 milioni di euro di fondi statali in dieci anni”
«L’improvvisa chiusura del Partito Democratico, che ha minacciato di votare contro la proposta di legge per arrivare al referendum sulla funzione dei quattro Comuni della Montagna Pistoiese qualora giungesse in Consiglio la prossima settimana, ci ha fatto propendere per rinviare la votazione alla seduta dell’11 giugno. Certo è che il Pd è in pieno stato confusionale: in Commissione ha votato a favore della proposta di legge, mentre oggi arriva addirittura alle minacce di far saltare tutto dopo che la scorsa settimana mi è stato quasi imposto di fare un passo indietro spostando la discussione al 28 maggio. L’11 giugno è l’ultimissima spiaggia: in questo periodo, i sindaci e il Pd si assumano le proprie responsabilità». È quanto afferma il capogruppo di Più Toscana in Consiglio regionale, Antonio Gambetta Vianna, sul passo indietro del Partito Democratico durante la conferenza dei capigruppo in Consiglio Regionale sulla proposta di legge “Istituzione del Comune Montagna Pistoiese mediante fusione dei Comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese” che in I commissione “Affari Istituzionali” era stata votata favorevolmente all’unanimità, e quindi anche dal Pd.
«I cittadini – chiosa Gambetta Vianna – devono sapere che, in caso di fusione entro la fine del 2013, il Comune di Montagna Pistoiese riceverà 250 mila euro all’anno per cinque anni dalla Regione per ogni Comune fuso (in questo caso quattro, quindi un milione di euro all’anno), più 6 milioni di euro di contributi statali in dieci anni. Soldi fondamentali per le infrastrutture e per creare possibilità di occupazione ad Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese. Questi finanziamenti a breve non ci saranno più ed il bello è che da Roma la fusione può essere benissimo imposta (e non è così improbabile) andando a ridisegnare i confini comunali senza che, a questo punto, arrivino gli 11 milioni di euro di contributi».
Per il leader di Più Toscana, «se i quattro sindaci vogliono fare a meno di questi soldi per opportunità di bandiera, se ne assumano le responsabilità davanti ai propri concittadini. L’11 giugno è davvero l’ultimissima spiaggia. Spero che il Pd – conclude – si dimostri davvero democratico votando a favore di un referendum che darebbe davvero il potere al popolo».
Rassegna stampa : Gruppo Regionale Più Toscana
1 commento
Giovanni says:
mag 24, 2013
Sig.Gambetta ,non credo che sia una questione di soldi ma di volontà di mantenere la propria autonomia consolidata nei millenni,se lei rilegge la storia di questi paesi troverà che erano già autonomi al tempo dei romani.
In tutti i casi se il governo romano decidesse di accorparli comunque,senza un democratico referendum popolare dei residenti,sarebbe un’operazione già rivista ai tempi del ventennio(1928) quando i pistoiesi,o meglio i notabili pistoiesi, fumarono(come dice la canzoncina Zazà)ossia la Valdinievole a Lucca senza battere ciglio!
Come vede la storia si ripete puntualmente.