«Sul Comune Unico di Montagna Pistoiese non possiamo imporre decisioni dall’alto, ma devono essere i cittadini a esprimersi attraverso il referendum. Se al referendum la maggioranza dei cittadini dei 4 Comuni decreterà il no al Comune unico, vorrà dire che resterà tutto com’è. Altrimenti, se la maggioranza dei 4 Comuni per il “sì” alla fusione, questa dovrà essere fatta il prima possibile. Quando sono i cittadini a scegliere, la decisione va rispettata. Ma bisogna dare modo ai cittadini di potersi esprimere attraverso un referendum». È quanto sostiene il capogruppo di Più Toscana in Consiglio Regionale, Antonio Gambetta Vianna, che ha presentato la proposta di fusione dei quattro Comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese in Palazzo Panciatichi.

«La fusione – spiega l’esponente di Più Toscana – non impedirà ad Abetone di avere la propria identità e la propria visibilità. Abetone non ha bisogno di queste fughe in avanti dato che è conosciuta in tutto il mondo sia perché patria di Zeno Colò, sia perché le sue piste sono autentiche scuole di sci. Stia tranquillo il sindaco di Abetone: il suo Comune, che ha già ricevuto tanto dalla Regione Toscana, anche con la fusione non avrà niente da perdere». Infine, Gambetta Vianna “bolla” come «boutade di fine estate» la minaccia di Abetone di andare con l’Emilia-Romagna.

Comunicato stampa