«L’ennesimo rinvio in Consiglio regionale della proposta di legge per indire il referendum sulla fusione dei Comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese è una novella dello stento. Purtroppo è passata la linea di chi siede su una poltrona da poco tempo e ha timore di perderla a breve. Di certo, rinviando di Consiglio in Consiglio, non si fa l’interesse dei cittadini, ma solo quello di bottega di una determinata fazione politica». È il duro commento di Antonio Gambetta Vianna, capogruppo di Più Toscana, sul terzo rinvio in Consiglio regionale al voto sulla proposta di legge per indire un referendum per l’istituzione del Comune di Montagna Pistoiese.

«Non vorrei che tra due settimane – prosegue il consigliere regionale originario di Pistoia – ci ritrovassimo sempre allo stesso punto. Il Consiglio si deve esprimere: o sì al referendum e, quindi, al dare voce al popolo, oppure no al referendum e, quindi, al calare le decisioni dall’alto per salvaguardare il partito di maggioranza dalle proprie beghe interne locali.

Non vorrei che si arrivasse al punto di fare un referendum solo per i Comuni di Cutigliano e Piteglio che avrebbe poco senso visto che si costituirebbe un Comune unico di sole 3.300 anime. L’unica cosa di buon senso – conclude Gambetta Vianna – è la fusione di tutti i quattro Comuni vista la omogeneità dei territori e delle problematiche».

Comunicato stampa