Alla presenza di tanti studenti e docenti, nella Giornata internazionale delle foreste, Coldiretti Pistoia ha donato un ulivo all’istituto agrario De Franceschi-Pacinotti.
“Abbiamo optato per l’ulivo –spiega Michela Nieri, responsabile di Coldiretti Donne Impresa di Pistoia- perché simbolo di pace e del paesaggio toscano: a Pistoia sono 7 mila gli ettari ad uliveto, che sono a rischio: i cambiamenti climatici e la struttura proprietaria degli uliveti rendono sempre più difficile la gestione di un patrimonio inestimabile”.
Ma a preoccupare c’è anche il verde nelle città. I cambiamenti climatici, infatti, con il moltiplicarsi di eventi estremi si abbattono su una situazione diffusa di degrado urbano dovuto alla mancanza di manutenzione del verde pubblico che ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per ben 54mila emergenze nell’ultimo anno, nei centri abitati della Penisola, per la presenza di alberi pericolanti. Nella provincia di Pistoia sono stati 409, rilevano le elaborazioni Coldiretti sul rapporto 2021 dei vigili del fuoco in occasione della Giornata internazionale delle Foreste istituita dall’ONU per riflettere sull’importanza di valorizzare gli alberi, dai boschi alle città.
Un appuntamento a carattere nazionale ricordato nelle scuole per iniziativa di Campagna Amica, Coldiretti, Coldiretti Donne Impresa, Consulta florovivaistica Coldiretti, Terranostra e Fondazione Univerde, insieme a studenti, insegnanti rappresentanti delle istituzioni, sindaci e amministratori locali.
L’aumento del 29% delle bufere di vento in Italia nell’ultimo anno rilevata dalla Coldiretti su dati ESWD si è incrociata con la riduzione della manutenzione del verde pubblico a causa della pandemia Covid con un aumento di quasi il 5% di alberi a rischio rispetto alla media dei due anni precedenti. Le piante – evidenzia Coldiretti – cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici, sul quale pesa soprattutto la mancanza di manutenzione adeguata con potature eseguite senza la necessaria professionalità. Ma i cambiamenti climatici hanno anche favorito la proliferazione di parassiti spesso arrivati dall’estero che – continua la Coldiretti – ha conseguenze catastrofiche sul verde, ma anche sulla sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi.
L’albero ‘pistoiese’ è stato piantato nell’istituto agrario di Pistoia che nel tempo ha formato ‘all’agricoltura’ centinaia e centinaia ragazzi pistoiesi, poi diventati imprenditori agricoli. “Un atto, un investimento verso il futuro –aggiunge Nieri- ora che anche le vicende internazionali stanno riportando d’attualità l’aumento del tasso di autosufficienza alimentare. Formare le nuove leve dell’agricoltura diventa strategico, per questo vogliamo che le scuole agrarie della provincia, di Pistoia e Pescia, acquistino un ruolo sempre più rilevante”.
—
Domenico Murrone Comunicazione Coldiretti Pistoia
Comunicato stampa