Massima allerta incendi, anche a Pistoia, dove vige il divieto, come in tutta la Toscana, di bruciare tra l’altro i residui vegetali. Proprio per ridurre i rischi Coldiretti Pistoia lancia l’allarme, raccomandando massima vigilanza alle istituzioni, prudenza estrema a imprese agricole e cittadini: perché spiega l’associazione “Le previsioni meteo per le prossime 2 settimane raccontano la scarsa possibilità di pioggia sul nostro territorio, già a secco, e questo aumenta il rischio incendi. Siamo sopra una sorta di vulcano, dopo mesi e mesi di siccità. Da inizio 2022 e fino a ieri sono stati già 170 gli interventi per incendi di vegetazione, 30 boschivi, in provincia di Pistoia –spiega Coldiretti Pistoia commentando i dati del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco -. In aumento di circa il 70%, visto che nello stesso periodo del 2021 sono stati un centinaio”.I dati a livello regionale raccontano tendenze analoghe e fanno temere che si possa concretizzare una disastrosa tempesta perfetta, anche nella nostra provincia. In Toscana solo a giugno sono andati in fumo 195 ettari di terreni, di cui 57 di superficie boscata, in 147 incendi, l’86% in più rispetto a giugno 2021. È aumentata la superficie boscata media andata in fumo per ogni evento: 0,84 ettari.
La situazione di siccità grave che interessa il 90% del territorio regionale secondo l’Anbi, che insieme a Coldiretti propone il piano invasi. Lo stato d’emergenza coinvolge mette a rischio quasi la metà (46%) delle imprese agricole italiane con le colture devastate dalle piogge dimezzate e dal caldo record. Nelle regioni già ufficialmente in emergenza, Toscana inclusa, operano – spiega la Coldiretti – 332mila imprese agricole che rischiano di chiudere i battenti sotto i colpi della siccità, con i danni che hanno già superato i tre miliardi di euro, secondo Coldiretti. Il dimezzamento delle piogge nel 2022 ha avuto un impatto devastante sulle produzioni nazionali favorito dal caldo record con il 2022 che si classifica nel primo semestre in Italia come l’anno più bollente di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica.
Una situazione sulla quale pesa in maniera determinante la mancanza di una rete di invasi capace di trattenere l’acqua della pioggia. Ogni anno, secondo Coldiretti, l’Italia perde 500mila metri cubi di acqua al minuto che potrebbero invece garantire una riserva idrica a cui attingere nei momenti di siccità, con più di ¼ del territorio nazionale (28%) che è a rischio desertificazione.
Coldiretti Pistoia
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