Qualcosa continua a muoversi. Ci sono due novità deliberate dalla Regione Toscana con il nuovo calendario venatorio 2024/2025, che vanno incontro alle richieste degli agricoltori portate in piazza anche nella recente grande mobilitazione di Firenze, in cui i soci di Coldiretti Pistoia hanno ricordato i tanti e diversificati disagi che l’eccesso di fauna selvatica comporta per le aziende agricole, e dove i rappresentanti istituzionali, sindaci in testa, hanno manifestato la preoccupazione per tutti i cittadini pistoiesi.
La riduzione del numero dei cinghiali in particolare, deve essere inquadrata, ormai, come un problema sanitario, visti i pericoli derivanti dalla Peste Suina Africana di cui sono portatori.
Due le misure approvate. La prima è l’allungamento a quattro mesi consecutivi del periodo di prelievo in braccata rispetto ai tre mesi del precedente calendario venatorio. Le battute dovranno essere effettuate dal 2 ottobre 2024 al 30 gennaio 2025. La seconda, altrettanto importante, interviene sulle caccia di selezione al cinghiale su tutto il territorio regionale che potrà essere effettuata fino alle ore 24.00 utilizzando dispositivi di puntamento anche digitali come i visori notturni. Prima della modifica al calendario venatorio i prelievi dovevano essere effettuati fino ad 1 ora dopo il tramonto. Decade, per la caccia in selezione, il divieto di foraggiamento attrattivo che potrà, con il nuovo calendario, essere praticato proprio per facilitare i prelievi.
Le due le novità inserite nel nuovo calendario venatorio 2024/2025 approvato dalla Regione Toscana con la delibera 903 del 29 luglio 2024 vanno nella direzione di contenere e migliorare la gestione di una specie dannosa, distruttiva e pericolosa la cui popolazione è stimata, in Toscana, in 200 mila capi.
Coldiretti Toscana aveva portato davanti alla Regione, lo scorso 4 luglio, oltre 4 mila agricoltori per chiedere l’applicazione del piano straordinario di contenimento, ottenendo nell’immediato una delibera che andava nella direzione indicata da Coldiretti, anche se non risolutiva. “Come non risolutive sono le ultime misure adottate -spiega Coldiretti Pistoia-, ma apprezziamo la dinamicità che finalmente i nostri pubblici amministratori stanno adottando provvedimenti di loro competenza. Come sappiamo -conclude Coldiretti Pistoia- in materia faunistico venatoria le competenze sono anche di organismi nazionali, e regolate da norme statali. Ed è per questo che tutta la Coldiretti continuerà a tutti i livelli a pretendere interventi risolutivi, perché i soli provvedimenti regionali, seppur migliorativi della situazione, non bastano”.
Comunque le due novità ‘toscane’ sono particolarmente apprezzate dagli agricoltori. “Sono strumenti aggiuntivi e potenziativi rispetto al precedente piano venatorio che ampliano e facilitano gli abbattimenti da parte dei cacciatori andando incontro a quelle che sono le richieste che arrivano da un mondo agricolo esasperato ed impotente di fronte a questa sciagura che chiede di poter seminare e raccogliere”.
Ufficio stampa Coldiretti – Pistoia
Comunicato stampa