Un consuntivo sui sei anni di attività formative del Ptp Start-Sistema Carta e Cartone, ma anche uno sguardo sul futuro delle professioni nei settori della carta, del cartone e della meccanica per il cartario: di questo si è parlato oggi a Lucca, nell’auditorium san Francesco, per iniziativa dello stesso Ptp, con interventi delle istituzioni e relazioni del mondo scolastico, universitario e post-diploma, oltre che testimonianze delle imprese.

Il Ptp Start è un Polo Tecnico Professionale, cioè una rete di istituti tecnici e professionali, ITS, imprese, organismi di formazione professionale, istituzioni e associazioni di categoria, di cui è attualmente capofila il Polo Fermi Giorgi di Lucca. Il Ptp Start, le cui attività sono cofinanziate dalla Regione Toscana, dal Fondo Sociale Europeo e dal Miur, si è costituito nel 2017 con la finalità di creare sinergie fra attività formative – quelle specificamente legate al settore cartario e alla relativa meccanica strumentale – e imprese, condividendo all’interno del gruppo di istituti di formazione risorse umane e strumentali, conoscenze e progettualità. Una finalità generale, questa, che ha avuto declinazioni puntuali a livello di didattica, di orientamento, di aggiornamento dei docenti, di promozione di strumenti quali l’apprendistato e l’alternanza scuola-lavoro (oggi PCTO-, Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) avendo a riferimento anche l’obiettivo di contrastare l’abbandono scolastico. I ragazzi hanno avuto l’opportunità di seguire lezioni specialistiche impartite da esperti messi a disposizione dalle aziende; utilizzare software e strumenti innovativi in uso nelle imprese; effettuare attività di laboratorio co-progettate con figure tecniche del settore cartario; apprendere sul campo cosa significa industria 4.0; avvalersi dell’inclusione nel Ptp dell’ITS Prime e della collaborazione delle università di Pisa e Firenze per conoscere meglio le opportunità di approfondimento del mondo della carta che possono darsi dopo il diploma.

Proprio cosa accade dopo il diploma è un tema di particolare interesse per studenti e famiglie: da rilevazioni effettuate dalle scuole, fra i diplomati in tecnologie cartarie continua gli studi una quota fra il 15% e il 30%, mentre i restanti 70%-85% entrano nel mondo del lavoro, in Lucchesia o in Valdinievole, in un tempo che nella maggior parte dei casi è inferiore a sei mesi dal diploma e con occupazioni coerenti con gli studi effettuati. Non sorprende, in questo quadro, che generalmente i diplomati si dicano soddisfatti del loro impiego.

“Il Ptp Start, di cui il Polo Fermi Giorgi è scuola capofila, si è posto l’obiettivo di realizzare un’offerta coordinata a livello territoriale, tra i percorsi degli istituti tecnici, degli istituti professionali e quelli di istruzione e formazione professionale di competenza delle regioni – spiega Francesca Paola Bini, dirigente della scuola -. Sono stati attivati 5 progetti con finanziamenti della Regione Toscana inerenti l’ex alternanza scuola lavoro, oggi PCTO, nonché la formazione congiunta e la curvatura dei curricola in funzione della vocazione territoriale. Nell’ambito del rapporto con il territorio, le scuole, le agenzie formative, l’ITS, le aziende della rete hanno potuto organizzare percorsi anche con formatori provenienti dalle aziende. Un obiettivo fondamentale è stata la continuità dei percorsi formativi ed il successo formativo, contrastando il rischio di abbandono e dispersione. Ciò è stato possibile accedendo a finanziamenti della Regione Toscana, in partenariato con gli altri soggetti appartenenti alla rete Ptp. Altri focus sono stati l’attivazione di percorsi di orientamento al mondo del lavoro e all’università e la realizzazione di una formazione congiunta di carattere scientifico, tecnico e tecnologico per i docenti e i formatori.”

Gli obiettivi del Ptp-Start si collocano nel contesto più generale delle politiche per la formazione portate avanti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Lo ribadisce anche la dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Lucca e Massa, Donatella Buonriposi: ”Da dirigente del Fermi, prima di assumere il mio ruolo attuale, credetti fortemente nelle potenzialità del Ptp: esso avrebbe avuto, a mio avviso, il merito di orientare gli studenti verso reali fabbisogni delle aziende locali (elemento questo, dell’orientamento, affatto scontato), e al tempo stesso grazie ai contributi regionali si sarebbe configurata come la scuola del futuro, decisamente rispondente ai bisogni dei ragazzi, delle famiglie e dell’economia. Gli anni trascorsi mi hanno dato ragione: la fattiva collaborazione fra scuole, industrie, enti di formazione ha permesso di vedere realizzato nel concreto quello che al tempo per me fu un auspicio; non posso che esserne soddisfatta.“

L’evento di oggi, che ha visto la partecipazione di giovani, famiglie, imprese, esperti del mondo della scuola e dell’università, si è dato anche l’obiettivo di fare il punto sul lavoro nei settori manifatturieri – il cartario e la meccanica relativa – che più caratterizzano il territorio lucchese. I dati del Centro studi di Confindustria Toscana Nord parlano complessivamente di 325 imprese con 10.200 occupati e un fatturato che supera i 4,5 miliardi di euro, di cui la metà rappresentato dall’export. Settori in salute, che hanno risentito ben poco degli effetti negativi dei fattori di grave perturbazione dell’economia che si sono manifestati in questi ultimi tempi.

“Carta, cartone, cartotecnica, meccanica per il cartario sono fra i settori meno colpiti dalle crisi più recenti, pandemia e guerra in corso – commenta Tiziano Pieretti, vicepresidente di Confindustria Toscana Nord e presidente della sezione Carta e cartotecnica della stessa associazione -. Il fattore per noi più critico è individuabile nei maggiori costi energetici, che hanno ulteriormente accentuato il già forte impegno delle imprese del settore sui temi dell’ottimizzazione dei consumi e del ricorso all’autoproduzione energetica e a fonti rinnovabili. La sostenibilità, l’innovazione e l’attenzione per il tema energia rappresentano le principali linee direttrici delle strategie di sviluppo delle imprese del territorio; è corretto e opportuno che i giovani, attraverso una formazione moderna e aggiornata, sappiano che questi settori, che potrebbero diventare quelli su cui giocare il loro futuro, si caratterizzano in questi termini. Il manifatturiero, inclusi i settori di riferimento del Ptp Start che ne sono degli esempi virtuosi, ha molto da offrire ai giovani dal punto di vista sia materiale, con contratti tendenzialmente stabili e di buon livello retributivo, sia ideale. Lavorare in questi settori manifatturieri significa far parte della grande famiglia del made in Italy e condividere il prestigio che a questo è associato.”

L’interesse per le attività formative e di orientamento svolte dal mondo scolastico, dagli ITS e dall’università è forte sia nelle singole aziende che a livello associativo. In Confindustria Toscana Nord è consigliere delegato per l’education Davide Trane, che ha concluso i lavori del convegno odierno sottolineando il ruolo dell’associazione in questo ambito.

“A noi, come associazione di rappresentanza dell’industria – ha detto Trane – spetta di far emergere da un lato le necessità delle imprese e i fabbisogni di personale sempre più adeguati alle produzioni attuali;  all’altro, di favorire il rapporto con la scuola, e in generale il mondo della formazione, da quella professionale e tecnica a quella universitaria e manageriale. Il nostro impegno va nel senso di rendere stabile, produttiva e proficua la relazione con i ragazzi, attraverso qualsiasi canale che eroghi formazione. Oggi abbiamo colto il senso dello sforzo comune della rete del Ptp Start, di cui peraltro fanno parte sia Confindustria Toscana Nord che la sua agenzia formativa Formetica. E’ importante che emerga il valore del lavoro in azienda, tanto nei ragazzi ma prima ancora nelle famiglie. Se passerà il messaggio che l’industria offre opportunità di crescita e promozione professionale ed umana avremo ottenuto un ottimo risultato: ogni buona comunicazione che noi possiamo fare non sarà mai efficace come il passaparola di chi entra, anche semplicemente come studente in visita, nelle nostre industrie, ne osserva il funzionamento, ne parla e lo commenta.”

 

CTN Ufficio stampa

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