Tanta partecipazione alla manifestazione organizzata da Fratelli d’Italia nella giornata di Sabato 9 Novembre 2024 per dire ancora una volta no alla riattivazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti di Tana Termini.
All’iniziativa erano presenti i promotori, il Capogruppo in Consiglio Regionale Vittorio Fantozzi, il Vice Presidente della IV Commissione Ambiente Alessandro Capecchi e Diego Petrucci, tutti e tre Consiglieri regionali del gruppo di Fratelli d’Italia, i Consiglieri comunali di Fratelli d’Italia a Bagni di Lucca Annamaria Frigo, ad Abetone Cutigliano Andrea Tonarelli, Alessandro Olioni e Vanessa Ceccarelli, a San Marcello Piteglio Chiara Venturi.
E tanti cittadini, associazioni e imprenditori che hanno voluto manifestare il proprio dissenso.
La contrarietà di Fratelli d’Italia al progetto di riapertura dell’impianto di trattamento dei rifiuti, che si trova in località Tana Termini a S. Marcello Piteglio, ma con grandi ricadute anche a Bagni di Lucca, essendo nell’alveo della Lima, era stata espressa ufficialmente da Alessandro Capecchi nell’ambito della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale che si sta occupando del Nuovo Piano Rifiuti.
Durante la manifestazione sono stati approfonditi, da parte dei Consiglieri stessi ma anche da parte dei cittadini, i temi che dovrebbero portare al netto no da parte della Conferenza dei Servizi in programma fra pochi giorni, anche secondo la valutazione di impatto ambientale dell’impianto.
“Oltre al parere contrario già espresso dai Comuni di S. Marcello Piteglio e di Bagni di Lucca – hanno spiegato i Consiglieri regionali illustrando i temi portanti della vicenda – ci sono elementi oggettivi che impediscono la riattivazione di un impianto di smaltimento rifiuti in questa parte di territorio e quindi l’insediamento di un digestore anaerobico di questo tipo”.
“L’aspetto ambientale e paesaggistico è quello più rilevante in un’area che ha già subito per anni la propagazione di cattivi odori, poi c’è la possibile compromissione delle acque del torrente Lima, attorno al quale si sono sviluppate e continuano a crescere attività sportive come il rafting e il canyoning che occupano tante persone e stanno portando turismo destagionalizzato e “buono” in una zona che ne ha fortemente bisogno”.
“Che dire poi – hanno aggiunto Capecchi, Fantozzi e Petrucci, suscitando consenso e condivisione nei presenti – dell’utilizzo di strade che non sono adatte e non presentano già ora la giusta manutenzione per il passaggio di decine di mezzi pesanti per portare i rifiuti da trattare? Che prospettive ha questo impianto, visto che sono previste 27.000 tonnellate di rifiuti di Forsu (frazione organica derivata dagli urbani) senza sapere da quali flussi provengono? Mancano inoltre due accessi all’area che sono il minimo per la normativa antincendio. Insomma non troviamo nemmeno un motivo perché la Giunta Regionale posso approvare, alla fine del procedimento di Paur, questo progetto. Siamo convinti che dopo due anni la valutazione accurata da parte degli uffici della Regione Toscana sia completa, e, anche alla luce di questa iniziativa, la comunità della Val di Lima, e non solo, si aspetta una decisione di buonsenso: che dica di no a questo impianto per far proseguire invece il rilancio di questa parte della nostra montagna. Che deve seguire la sua naturale vocazione turistico-ambientale, con l’auspicio che tutte le Amministrazioni della Montagna siano unite su questo. Come ci ricordava un grande dirigente della destra toscana al cui ricordo siamo tutti legati, Carluccio Ceccarelli, che tra i primi vide la possibilità di fare sistema in ottica di differenziazione e di valorizzazione della montagna”.
Massimiliano Paluzzi
Comunicato stampa