“Firenze non stacchi numero verde in uso a Prato per non creare altri problemi ad associazioni di volontariato”
«Se tra tre anni la centrale operativa 118 di Firenze dovesse diventare la centrale unica, sarebbe un vero peccato disperdere le professionalità e le strumentazioni di Pistoia. In questo caso, auspico che, quella di Pistoia diventi almeno la centrale per il trasporto ordinario e per il numero unico di emergenza 112, un progetto, quest’ultimo, su cui puntare». È quanto afferma il consigliere regionale di PT/Nuovo Centrodestra e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che ha visitato la centrale del 118 di Pistoia e le associazioni di volontariato in ambito sanitario di Prato.
«Sicuramente alla centrale operativa 118 di Pistoia – spiega – c’è una strumentazione informatica adeguata oltre ad un’ottima preparazione del personale. Qualora tra tre anni il 118 di Firenze diventasse centrale operativa unica, visto che il 118 di Prato sembra destinato a restare definitivamente sotto Firenze, sarebbe un vero peccato se la specificità pistoiese dovesse sparire. E un discorso analogo vale per Firenze. Queste sono due belle realtà che hanno visto investimenti importanti e che non possono rischiare di sparire. È necessario individuare una soluzione che le salvi entrambe».
Per Lazzeri, una soluzione ci sarebbe. «In passato presentai una mozione in Regione per chiedere che venisse istituito il numero unico di emergenza 112 (per il quale mi risultano esserci finanziamenti non regionali finalizzati a questo progetto), come vuole la normativa europea. Mi si dice quella di Pistoia sarebbe stata individuata tra le papabili centrali per questo progetto sperimentale. L’assessore Marroni dia seguito alla mia mozione approvata in Consiglio regionale dando vita a questo progetto che coinvolga la centrale di Pistoia. Infatti, quella di Pistoia potrebbe diventare la centrale sia per il trasporto ordinario, sia per il numero unico di emergenza».
E, sulla questione pratese: «alle associazioni di volontariato sarebbe stato meglio concedere più tempo per gestire nella maniera più ottimale possibile questa migrazione. Risulta che sia arrivato un fax per il quale, per le comunicazioni tra l’ambulanza e gli operatori del 118, i volontari debbano telefonare ad una linea con prefisso 055. Auspico che non venga staccato il numero verde che permette ai volontari di chiamare gratuitamente da cellulare quando prestano servizio».
Comunicato stampa