Serena Fantozzi, presidente del Comitato La Valdinievole per l’Ospedale, ha risposto sulla stampa con chiarezza e fermezza alle insinuanti accuse della minoranza consiliare (alla quale dopo l’espulsione dal Fli è diventato organico anche il consigliere Ardis) su un presunto conflitto di interessi, in quanto proprietaria, attraverso una società immobiliare, della ex conceria Tre Chiodi sulla quale finalmente l’Amministrazione Comunale ha approvato un piano di recupero. Sicuramente, la giunta Marchi, lavorando come di consueto senza pregiudizi di sorta, approvando il piano di recupero dell’ex-conceria, ha predisposto il ripristino di uno dei tanti ”buchi neri” salvaguardando e valorizzando la zona ospedaliera che darà non solo lavoro, ma un aspetto decoroso a quell’area degradata da anni. A noi sembra che le varie critiche mosse da astiosi politicanti, che sembrano essersi letteralmente sparati sui piedi, siano del tutto infondate.Come si fa a criticare un piano strutturale, che ha finalmente voluto destinare,dopo molti anni a svariate attività commerciali il Polo Ospedaliero e dove l’ex conceria, una volta terminati i lavori di ristrutturazione, offrirà ospitalità al personale sanitario, ai pazienti , ai loro familiari e visitatori, inserendo al suo interno una nuova componente rispetto ai tradizionali spazi per studi medici e centri per cure e terapie riabilitative? La presidente del Comitato, respingendo, con fermezza, la richiesta di dimissioni ha anche evidenziato chiaramente che con la salute non si scherza e che il comitato, che si riunirà il 2o febbraio,ribadisce la sua volontà di andare avanti a salvaguardia e difesa dell’Ospedale Cosma e Damiano. Una lezione di stile, oggi purtruppo sempre più rara, unita alla determinazione della Giunta Marchi che è meglio fare e magari sottoporssi alle critiche che essere immobili. Le critiche spesso sono da prendere in considerazione, ma non vorremmo che l’eccesso porti ,come fu al frate pesciatino Girolamo Bonvicini, stretto collaboratore del Savonarola, a ritorcersi contro coloro che ne spargono a destra e a manca, probabilmente per fini diversi dalle loro apparenti motivazioni.