Nota di Avi, capofila del Progetto integrato di distretto “Vivaismo per un futuro sostenibile”
Il Pid per la fase di predisposizione del Distretto vivaistico pistoiese è pronto: 11,6 milioni d’investimenti
Sono 39 le aziende vivaistiche che investono direttamente, su 112 soggetti coinvolti, fra privati e soggetti pubblici, vivaisti e aziende dell’indotto. Questo Pid (Progetto integrato di distretto) è la prima applicazione concreta dell’intesa con la Regione Toscana del 6 novembre per un vivaismo più ecosostenibile. Il presidente dell’Associazione vivaisti italiani Magazzini: «Abbiamo promosso il Pid a tutto il vivaismo pistoiese e infatti ci sono diversi partecipanti non iscritti ad Avi. Dopo ben 2 proroghe, non vediamo l’ora di partire».
Si è concluso definitivamente l’iter procedurale del Progetto integrato di distretto (Pid) “Vivaismo per un futuro sostenibile” coordinato dall’Associazione Vivaisti Italiani, soggetto referente del Distretto rurale vivaistico ornamentale di Pistoia. E ai 112 partecipanti, fra cui in testa i 39 vivaisti che investiranno di tasca propria, manca solo l’ultimo atto formale della firma del contratto di distretto, che prevede un totale di investimenti di 11.664.142,12 €, con una richiesta di contributo regionale di 4.525.096,85 € (il tetto dei contributi a fondo perduto della Regione Toscana previsto nel bando è pari al 40% del totale).
Si tratta della prima applicazione concreta del protocollo d’intesa con la Regione Toscana del 6 novembre scorso per un vivaismo più ecosostenibile, con buone pratiche e meno uso di prodotti fitosanitari. Il 65% degli investimenti andrà in tecnologie per l’innovazione di processo, la riduzione del consumo energetico e dell’impatto ambientale, il restante 35% in sistemi eco-sostenibili di ammodernamento fondiario e per il miglioramento dei rapporti di filiera e della commercializzazione.
Il Pid era aperto a tutte e sole le aziende vivaistiche che hanno vivai in uno dei 5 Comuni del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia (Agliana, Montale, Pistoia, Quarrata, Serravalle Pistoiese), ma con il coinvolgimento di imprese di altri segmenti della filiera del verde e soggetti pubblici portatori d’interesse. Alla fine hanno aderito 39 produttori di piante disposti a fare investimenti propri nel progetto, più 43 partecipanti indiretti (aziende vivaistiche o dell’indotto che non investono ma partecipano agli scambi di filiera) e altri 30 soggetti portatori di interesse prevalentemente pubblici. Una rappresentanza molto eterogenea e completa della filiera distrettuale pistoiese.
«Le aziende coinvolte nel Pid – spiega il presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani Luca Magazzini – rappresentano circa il 40% del prodotto lordo venduto del vivaismo pistoiese. E l’accordo di distretto prevede uno scambio di piante tra i produttori per un minimo 1 milione di piante all’anno per almeno 5 anni, con un controvalore annuo stimato in circa 4 milioni di euro. Gli ettari interessati dal progetto sono 1075 e 762 sono gli addetti diretti (delle aziende che partecipano con investimenti). L’investimento medio del singolo produttore partecipante è intorno a 300 mila euro, da un minimo di 110 mila a un massimo di 2 milioni».
«Abbiamo promosso il Pid a tutto il vivaismo pistoiese – sottolinea infine Luca Magazzini – lo dimostra il fatto che non sono soci di Avi diversi dei partecipanti, che però hanno ugualmente apprezzato e condiviso il progetto. Dopo ben 2 proroghe della scadenza del bando regionale, non vediamo l’ora di partire».
Addetto stampa Lorenzo Sandiford lorenzo.sandiford@gmail.com
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Comunicato stampa