In questi giorni ci troviamo ad assistere al solito teatrino tra il Sindaco di
Pescia e il Sindaco di Villa Basilica.
Sono da pochi giorni iniziati i lavori sul famoso ponte di Ponte all’Abate
che subito il neo eletto sindaco di Villa Basilica ha iniziato a fare le bizze.
Non è contento della nuova viabilità da e per Villa Basilica e vorrebbe
imporre le sue idee al sindaco di Pescia. Ricordiamo al signor Sindaco
che il comune di Capannori in data 17 aprile 2024 ha pubblicato sul suo
sito le modifiche alla viabilità e i percorsi alternativi, per cui è inutile
pretendere ora, ciò che in passato la giunta uscente non è riuscita ad
ottenere.
Il motivo? A seguito della viabilità modificata chiunque impiega troppo
tempo per raggiungere la Valdinievole e la Lucchesia o per dirigersi
verso Villa Basilica.
E come sempre si vuole, per tornaconto, sacrificare gli abitanti di Collodi,
proponendo alternative sbagliate.
Se una volta doveva essere via Pasquinelli a doppio senso, ora per il
neo eletto sindaco dovrebbe essere a doppio senso di circolazione Via
di Confine con Capannori.
E no caro Sindaco! E’ l’ora di svegliarsi e capire che Collodi e i Collodesi
non possono essere sempre sacrificati per agevolare le necessità di altri
comuni confinanti.
Con questo scritto i Collodesi ribadiscono il loro categorico NO a
nessuna strada a doppio senso (né comunale né provinciale) e
ricordano che ormai siamo arrivati a un punto di non ritorno.
E’ giunto il momento che gli abitanti di Collodi e di Villa Basilica chiedano
a gran voce alle rispettive amministrazioni di unirsi per chiedere agli enti
competenti i finanziamenti necessari per ulteriori studi sulla viabilità
esterna alternativa. I due Sindaci dovrebbero allearsi per il bene comune
delle due comunità.
La soluzione migliore è sfruttare il versante lucchese, dal momento che
anche il Dott. Bernacchi, presidente della Fondazione Nazionale Carlo
Collodi, si è reso disponibile a concedere i terreni su cui far passare la
nuova strada.
Inoltre consigliamo, visto l’importanza strategica dell’opera di interesse
interprovinciale se non regionale, di affidare lo studio ad un ente terzo
super partes, quale può essere il DIPARTIMENTO DI SCIENZA DELLA
TERRA della prestigiosa UNIVERSITA’ di PISA, eccellenza mondiale in
materia.
Un ente universitario sicuramente è sopra le parti, e i suoi luminari ogni
giorno sono attivi nell’analizzare il territorio italiano, utilizzando tutte le
risorse e le più innovative tecnologie e strumentazioni che lo scenario
mondiale può offrire. E’ quello che ci serve per fare uno studio
scrupoloso e approfondito del territorio su cui realizzare una nuova
viabilità.
Con rammarico i Collodesi ricordano che nel recente passato sono stati
investiti 120 mila euro inutilmente, affidando lo studio di fattibilità ad una
società “privata” di Modena. Nell’illustrazione del progetto l’ingegnere
Violetta ha generato nella maggioranza dei partecipanti alla riunione la
convinzione della sua totale parzialità e di non conoscenza dei luoghi
oggetto d’intervento, non sapeva rispondere alle domande tecniche,
specifiche e sulla sicurezza che i Collodesi (veri conoscitori del loro
territorio) hanno fatto durante l’assemblea pubblica che si è tenuta il 3
APRILE 2024, presso la sale del Grillo Parlante, rispondendo sempre in
maniera aleatoria ed evasiva.
La sopra citata “non conoscenza del territorio” è emersa quando ha letto
le linee cardine della relazione: … il progetto comporterà il
collegamento da Montecatini a Bagni di Lucca con i mezzi pesanti.
(passando per Collodi-Villa Basilica – se questo vuol dire conoscere il
territorio…..)
L’ Associazione ricorda a tutti che lo studio Mangoni di Agliana nel 2018
ha evidenziato il malessere di altri due ponti: Ponte della Panigada e
Ponte di Via Pasquinelli, che a fatica sopporteranno il forte aumento del
traffico veicolare qui dirottato.
Si ribadisce ancora una volta che con un tracciato alternativo, se le
amministrazioni avessero lavorato in maniera costruttiva e collaborativa
il problema ad oggi non sussisterebbe.
Purtroppo di sé e di ma ne abbiamo ascoltate tante, quindi da oggi
chiediamo a gran voce di finire con questo teatrino di marionette e di
lavorare per il bene pubblico, sperando che le attività commerciali,
industriali e turistiche sopravvivono alle scelte fino ad oggi scellerate (il
cosiddetto “paese dei balocchi” non crede alle promesse già difficilmente
digeribili di chiusura di Ponte all’Abate per sette mesi, prevedendo
purtroppo, e sperando di essere smentiti, una durata di 24 mesi).

ASSOCIAZIONE PER PESCIA E LE SUE FRAZIONI. SVEGLIA!

Comunicato stampa