L’acqua di rubinetto non è “solo” potabile, ma anche buona da bere, disponibile “a chilometro zero”, sicura e super controllata. Spesso però – e a torto – il pregiudizio attorno all’acqua di rubinetto (in termini di sicurezza, qualità, caratteristiche) è radicato al punto da far preferire comportamenti non sempre sostenibili. Per incentivare le buone pratiche e promuovere un uso responsabile della risorsa idrica, comune di Pescia, istituto comprensivo Rita Levi Montalcino e il gestore idrico Acque SpA, nella mattinata di ieri hanno sottoscritto la convenzione per il progetto Acqua Buona: consumo dell’acqua di rubinetto nelle mense scolastiche al posto di quella in bottiglia, garantito da controlli aggiuntivi eseguiti da Acque direttamente all’interno dei plessi, divulgazione dei dati (in modo che tutti possano conoscere la qualità dell’acqua che bevono) e fornitura di brocche e borracce per il consumo. Un percorso condiviso e un impegno reciproco in nome dell’ambiente e della salvaguardia del Pianeta. A firmare la convenzione, avvenuta a margine del workshop sulla Montagna di Pescia, sono stati il sindaco della città Oreste Giurlani e il presidente di Acque SpA, Giuseppe Sardu.

Con l’obiettivo di dire stop alla plastica, aderendo al progetto Acque Buona, è iniziata anche la consegna di un nuovo kit a 900 bambini e ragazzi delle scuole primarie e dell’infanzia, con borracce in alluminio per gli studenti elementari e borracce tradizionali ai bambini della materna (per motivi di sicurezza). Un ulteriore, deciso passo avanti verso la riduzione dell’utilizzo della plastica monouso. Ipotizzando un consumo quotidiano di 0,5 litri d’acqua a testa, con il prossimo anno scolastico, gli alunni di Pescia coinvolti in Acqua Buona faranno risparmiare alla collettività circa 18 quintali di plastica, pari all’emissione equivalente di oltre 41 quintali di anidride carbonica.

“Questo progetto ci ha interessato fino dal primo momento in cui ci è stato proposto, perché rafforza il nostro impegno verso l’ambiente ed ha una decisa e importante funzione educativa perché si rivolge alla nuova generazione di cittadini, rendendoli ancora più sensibili al tema- conferma Oreste Giurlani- . Dopo le prime borracce che abbiamo consegnato a Collodi, continueremo la distribuzione in tutte le scuole primarie e secondarie del nostro territorio comunale”.

“I cambiamenti climatici e l’utilizzo indiscriminato delle risorse naturali – aggiunge Giuseppe Sardu – sono temi da affrontare con la massima urgenza. Dobbiamo tutti sentirci responsabili delle condizioni del pianeta e del futuro delle nuove generazioni. E proprio da loro, anche grazie a Acqua Buona, arriva un messaggio incoraggiante: attraverso piccoli gesti quotidiani, come quello di bere “acqua del sindaco” ed evitare la plastica usa-e-getta, si può fare qualcosa. Acque si sente pienamente coinvolta in questo processo di cambiamento ed è pronta a fare la propria parte, fornendo sostegno alle amministrazioni volenterose come quella di Pescia, garantendo controlli accurati che assicurino la bontà e la sicurezza dell’acqua potabile, investendo nella riduzione degli sprechi e nell’estensione del servizio di collettamento e depurazione delle acque reflue.”

 

 

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Comunicato stampa