Andrea Tintori, ex consigliere comunale e attuale commissario pesciatino di Forza Italia, interviene con un comunicato sul prossimo consiglio comunale :
“Scorrendo l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale saltano agli occhi le mozioni presentate dal Pd, relativamente ai punti più discussi degli ultimi anni in merito all’amministrazione di Pescia (Cosea, parcheggi ospedale, casa di riposo, Business Park).
Credo che questa operazione, sicuramente lecita, vada però analizzata in quelle che sono le motivazioni che spingono la maggioranza a fare uso di uno strumento tipico delle opposizioni.
La prima riflessione che viene in mente è il tentativo di addossare una serie di colpe e inadempienze all’amministrazione precedente. A parte il fatto, e lo dico da ex consigliere comunale, che l’amministrazione Giurlani ha trovato indiscutibilmente una situazione migliore di quella che trovammo nel 2009, sia sotto il profilo economico finanziario che organizzativo, è lecito pensare che già si siano resi conto delle difficoltà di passare dalla fase delle promesse a quella delle azioni. E comunque dopo cinque anni nei quali il Pd e le opposizioni tutte si sono impegnate solo a distruggere e disinformare la cittadinanza, se sperano ora di cavarsela guardando indietro, devono sapere che non staremo in silenzio.
E’ bene anche ricordare che dal 1975 a oggi la sinistra ha amministrato Pescia per oltre trent’anni, e anche se questi signori sono abituati a rinnegare il loro stesso passato, non possono far finta di ignorare che la grave situazione economico finanziaria del Comune è anche e soprattutto causa loro.
Si potrebbe aggiungere che essendo tecnicamente la mozione una proposta di deliberazione, forse il nutrito gruppo dei consiglieri Pd sta cercando di condizionare e spingere verso percorsi obbligati l’esecutivo, non fidandosi evidentemente di questa giunta composta da professionisti della politica paracadutati da fuori. O magari, più semplicemente, alzare una cortina fumogena fatta di mozioni, allo scopo di allungare i tempi del consiglio comunale per discutere l’interrogazione sui bilanci Uncem, vero nervo scoperto, possibilmente a notte fonda e senza pubblico”.