L’arrivo dell’anticiclone delle Azzorre in pieno inverno fa splendere il sole ed alzare le temperature con le mimose fiorite quasi due mesi in anticipo sul tradizionale appuntamento della festa della donna dell’8 marzo. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’anomalia climatica che interessa la Penisola. Un anticipo che riguarda anche le piante di mimose a Pistoia.
Un inizio di anno anomalo in Italia dopo un 2021 bollente che si è classificato al decimo posto dei piu’ caldo dal 1800 facendo segnare una temperatura superiore di ben 0,71 gradi rispetto alla media storica, secondo l’analisi Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr nell’anno solare.
Lo scorso anno, nel pistoiese, il ‘caldo invernale’ risvegliò in anticipo tante colture che poi vennero ‘gelate’ dalle temperature sottozero di inizio primavera, con conseguenze negative per la produzione in vigneti, uliveti, vivai e per gli apicoltori.
Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal maltempo al sole, che compromettono anche le coltivazioni nei campi con costi stimati che hanno superato i due miliardi nel 2021 tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
La tendenza al surriscaldamento ha avuto una netta accelerazione negli ultimi venti anni nella Penisola che sono stati i piu’ caldi degli ultimi due secoli ed è stata accompagnata dal moltiplicarsi di eventi estremi con il 2021 che ha fatto segnare lungo tutta la Penisola in media quasi 6 gelate, bombe d’acqua, grandinate, trombe d’aria, bufere di neve al giorno, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – conclude la Coldiretti – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.
La mimosa dal punto di vista botanico è un arbusto sempreverde originario delle zone tropicali. Le foglie di mimosa, composte da tante foglioline verde chiaro, in caso di pericolo (per esempio se vengono sfiorate o la temperatura supera i 20 gradi) si ritraggono, ed è per questo particolare atteggiamento che ha preso il nome scientifico “mimus”, dal latino attore mimico.
—
Domenico Murrone Comunicazione Coldiretti Pistoia
Comunicato stampa