Sono 11 i comuni pistoiesi chiamati al voto a giugno, una varietà di realtà che ospitano anche tante aziende agricole. “Come associazione -spiega il presidente di Coldiretti Pistoia Fabrizio Tesi, all’indomani della scadenza dei termini per la presentazione delle candidature- ci rivolgiamo ai candidati sindaco, affinché tengano ben in conto le esigenze del settore primario ed il contributo delle aziende agricola al territorio, in termini di sviluppo economico ed occupazionale e di manutenzione del territorio”.
I comuni coinvolti ospitano oltre un quarto delle aziende agricole provinciali, 808 (elaborazioni Coldiretti su dati Cciaa Pistoia-Prato 2023), ogni impresa è un micro o macro cosmo che include molti elettori, tra familiari e lavoratori. Molti dei comuni che devono rinnovare l’amministrazione sono localizzati in aree marginali, dove è ancora più complicato fare agricoltura.
Si va dalla Montagna, con Sambuca Pistoiese (20 aziende agricole operative), ad Abetone Cutigliano con (67). Nella piana si vota ‘solo’ ad Agliana (86) e Montale (48). Il resto dei comuni chiamati a rinnovare i sindaci -spiega ancora Coldiretti- si trovano al di là del ‘Serravalle’, in Valdinievole. Con Lamporecchio (113 aziende agricole), Monsummano Terme (142), Montecatini Terme (93), Pieve a Nievole (48), Massa e Cozzile (37) e Buggiano (75). E sempre in Valdinievole si vota a Chiesina Uzzanese (79 aziende agricole operative).
Realtà variegate con esigenze differenziate che come associazione porteremo all’attenzione dei candidati dei vari comuni. Ma alcuni problemi, in coerenza con quando valutato a tutti i livelli in Coldiretti in decine di assemblee di soci, accomunano le aziende agricole in montagna, in collina ed in pianura; piccole grandi; e, nell’ambito delle competenze delle amministrazioni comunali, chiederemo ai candidati il loro impegno su queste tematiche, oltre che sulle questioni specifiche dei vari territori.
L’eccesso di fauna selvatica ‘castra’ qualunque sforzo innovativo e soprattutto i giovani, che in continuità con le aziende di famiglia o ex novo, vedrebbero nel settore primario la loro realizzazione professionale e personale.
Altra priorità comune a tutti i territori, è l’esigenza di velocizzare il piano invasi, per rendere meno aleatorie le produzioni agricole, visti i cambiamenti climatici.
Inoltre la trasparenza nel cibo che mangiamo, su cui stiamo raccogliendo le firme su una proposta di legge europea di iniziativa popolare.
Ufficio stampa Coldiretti – Pistoia
Comunicato stampa