Ci sarà più trasparenza e controlli sui ‘cibi da laboratorio’. Coldiretti è scesa di nuovo ‘in piazza’ con un lungo corteo, 20.000 i partecipanti da tutta Italia. E la marea gialla ha ottenuto un primo importantissimo risultato.
Il corteo ha attraversato Parma per chiedere all’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha sede nella città emiliana, che vengano fatti studi medici clinici e preclinici, prima di dare il via libera ai cibi cellulari e di fermentazione di precisione, per tutti i prodotti, compresi quelli già presentati prima del 1 febbraio 2025.
Richieste accolte e condivise dall’Efsa che, in una nota ufficiale al termine della manifestazione, ha assicurato che saranno effettuate analisi approfondite e sarà utilizzato ogni livello di studio reso necessario (compresi test pre-clinici e clinici) per ciascun prodotto notificato. Positiva anche la volontà dell’Efsa di operare con totale trasparenza, garantendo l’accessibilità pubblica delle informazioni relative ai prodotti notificati, agli studi richiesti e al processo di valutazione scientifica. Questo aspetto è cruciale per garantire la fiducia dei cittadini e degli operatori del settore agroalimentare.
Ricca la partecipazione degli imprenditori agricoli pistoiesi e toscani (2000 le presenze da tutta la regione). Non solo cibi artificiali e super trasformati, la manifestazione di Parma ha avuto anche altri temi all’ordine del giorno: “dal ruolo dell’Europa -ha spiegato Paolo Giorgi, vicepresidente di Coldiretti Pistoia-, che deve essere meno burocratica, più forte e coraggiosa nel dare risposte per la difesa del reddito dei veri agricoltori e per la tutela della salute dei cittadini. Coldiretti ha incalzato inoltre le autorità europee, rilanciando le sue proposte per rimettere gli agricoltori al centro della sicurezza alimentare comunitaria”
“Qui a Parma ci sono tantissimi giovani e tantissime donne -ha evidenziato Michela Nieri delegata Donne Coldiretti, Toscana e Pistoia-. Vogliamo tutelare la salute dei cittadini e le nostre imprese agricole. Non siamo contro l’Europa, siamo con l’Europa, per un’Europa più inclusiva con meno burocrazia e con più tutela dei nostri prodotti”.
“Non siamo venuti a Parma contro l’Efsa, il cui ruolo noi crediamo debba essere rafforzato, ma per accendere la luce sui cibi a base cellulare ed il tentativo da parte delle multinazionali di staccare la spina della terra dal cibo. I cibi artificiali sono farmaci e come tali devono essere trattati. – ha detto dal palco della manifestazione la presidente regionale, Letizia Cesani davanti una platea oceanica – La nostra sicurezza alimentare è in pericolo. Siamo gli unici a sentire il bisogno di accendere la luce su quello che sta accadendo nel silenzio quasi assordante: sfilare dalle mani dei contadini la produzione del cibo che è il presente ed il futuro delle nostre aziende, dei territori e delle nostre comunità”.
Alla manifestazione, conclusasi davanti alla sede Efsa, insieme ai 20.000 agricoltori italiani c’erano tante fasce tricolori delle amministrazioni comunali (per la provincia di Pistoia era presente Quarrata, con l’assessore Simone Niccolai).
Coldiretti – Ufficio Stampa – Pistoia
Comunicato stampa