Si, effettivamente abbiamo “un’inspiegabile fretta” di approvare il Piano Operativo, sono solo venti anni che a Pescia si aspetta di avere in vigore uno strumento urbanistico operativo.
Che dire, forse questo lungo periodo di Covid ha confuso un po’ le idee, forse il passaggio delle informazioni si e’ un po’ rarefatto, la memoria si e’ un po’ intorpidita, ma basterebbe ricordare non solo che il Consiglio conclusivo del percorso di approvazione del P.O. era previsto per il 13 marzo scorso e soprattutto che la fase della “partecipazione” era conclusa e si stavano esaminando le osservazioni, fra l’altro quasi terminate, infatti per l’esattezza ne’ mancano solo 31.
Del resto, solo con il calo della memoria si possono spiegare i “severi” appunti del pd pesciatino, ad esempio gli Alberghi, comparto gia’ azzerato nelle osservazioni in Consiglio, comparto di cui e’ rimasto solo la previsione di strade e parcheggi a servizio della scuola, o il Pd, visto che nel passato non lo ha mai risolto, suggerisce di eliminare anche quelli. E’ poi appena il caso di ricordare che anche la questione di Colleviti e’ stata risolta cosi’ come sono stati accolti alcuni suggerimenti su Collodi, e gia’ che ci siamo superati anche i problemi di via Nieri e via della Torre.
Eviterei poi di parlare di propensione al “cemento” viste le condizioni in cui è stata lasciata la citta’ da parte di chi ha avuto responsabilita’ di governo per tanti anni: una espansione disordinata e confusa, senza una adeguata dotazione di infrastrutture pubbliche, strade, parcheggi, aree verdi, tutti al di sotto degli standard previsti dalle norme.
Proprio la previsione della risoluzione di queste carenze e’ uno degli elementi qualitativi del Piano operativo.
Poi, sempre a proposito di edificazione il P.O. su una previsione del Piano strutturale vigente di cica 120.000 metriquadri si attesta su circa 36.000 mq., cioe’ il 30% di quella previsione.
Tutto il resto è recupero, riqualificazione di patrimonio edilizio abbandonato da anni, a partire dall’area della Del Magro.
Ma il Centro storico!? Bene, il Piano Operativo prevede finalmente un sistema di deroghe che potra’ consentire il recupero urbanistico del Centro storico, e dei centri montani, sia in termini abitativi che commerciale/direzionale, salvaguardandone il valore storico e architettonico. E a proposito di prospettive di sviluppo e’ appena il caso di ricordare oltre una dozzina di agevolazioni che riguarderanno tutto il patrimonio edilizio per chi si vorra’ muovere nella direzione di un recupero improntato all’efficientamento energetico, ambientale e funzionale. Del resto in linea con i provvedimenti che il Governo sta mettendo in campo per la ripartenza del paese.
Chiudo comunque con un ringraziamento anche al Pd di Pescia, visto che gli indirizzi programmatici e i professionisti incaricati sono rimasti gli stessi: per me erano ottimi sia gli uni che gli altri.
Mi spiace solo che pur cercando di fare in fretta, saremo sempre in ritardo per quelli che oggi sono i tempi della societa’, ma forse c’e’ chi ancora non se ne’ accorto”.
Aldo Morelli, assessore all’Urbanistica del comune di Pescia
Comunicato stampa