Alberature stradali in ambiente urbano: un patrimonio da conservare gestire e rinnovare Il caso della provincia di Pistoia Giornata di Studio Pistoia, Palazzo Vivarelli Colonna, Sala Nardi Piazza San Leone 1 2 maggio 2019, ore 15.00

L’iniziativa, organizzata dal Centro di Documentazione sull’Architettura Contemporanea in Toscana (CeDACoT, Pescia) insieme alla Federazione Regionale Toscana Ordini Provinciali Dottori Agronomi e Forestali (Firenze) e alla Provincia di Pistoia, con il patrocinio dell’Accademia dei Georgofili (Sezione Centro-Ovest) e dell’Associazione Vivaisti Italiani, vuole inserirsi in un più vasto discorso sul verde ornamentale urbano in Toscana, un patrimonio vivente che segna fortemente il volto di città e paesi, essendo connesso in modo indissolubile con le architetture e con la tessitura dei centri abitati. E non solo. Al di là della loro tradizionale funzione di portare la natura a contatto con la cultura del vivere in città, agli alberi viene oggi riconosciuto un ruolo essenziale, quello di contribuire alla riduzione delle quantità di sostanze gassose e di polveri sottili nell’aria, immesse attraverso l’attività antropica. E in questo senso il verde urbano diviene strumento utile per realizzare le condizioni per una maggiore sostenibilità ambientale.
Per questo primo contributo, rivolto alla conoscenza, alla conservazione e alla gestione di un elemento deperibile quale è l’individuo vegetale, sono state prese in considerazione soltanto le alberature stradali, storicizzate e non, presenti sul territorio della provincia di Pistoia. L’idea è stata quella di analizzarle per farne un ‘caso studio’. Ed è così che, in questa prima giornata, dopo aver richiamato le essenziali notizie storiche sul tema, si è dato grande spazio alla voce dei tecnici chiamati a studiare la tematica delle alberature e a proporre soluzioni ai problemi che si pongono: tecnici questi che naturalmente si sono trovati a lavorare su incarico di enti pubblici locali. È possibile, in tal modo, avere anche un quadro aggiornato su quello che è stato fatto fino a oggi su un territorio connotato da realtà spesso molto diversificate tra di loro. Ed è anche possibile prendere atto delle carenze più evidenti oggi riscontrabili su un’area abbastanza vasta e significativa della Toscana. Per affrontare i problemi legati alla gestione attuale, alla conservazione e a un possibile recupero di questo verde urbano praticato attraverso interventi razionali, si è dato altresì spazio ai criteri e alle disposizioni per la tutela di questo bene culturale. E non si è dimenticato il contributo che, in termini tecnici, i vivaisti italiani possono dare a risolvere i suddetti problemi.
Se in questa prima giornata di studio si privilegia l’aspetto conoscitivo dei viali e delle strade alberate nonché dei filari perimetrali di piazze o di aree a uso pubblico, in sostanza di una serie di alberature diverse per tipologie e per importanza, in una seconda giornata si prevede di completare lo studio affrontando il tema delle altre aree a verde pubblico, quali i parchi e i giardini, che presentano, soprattutto per la loro specifica destinazione, problematiche peculiari. E grazie ai diversi contributi, sarà possibile preparare una sorta di libro bianco, utile per la comunità e per le amministrazioni locali, al fine di razionalizzare i futuri interventi tramite l’impiego di metodiche all’avanguardia.
Il programma della Giornata di Studio, con inizio alle ore 15.00, prevede i saluti istituzionali di Luca Marmo (Presidente della Provincia), Ezio Godoli (Presidente del Cedacot), Marta Buffoni (Presidente della Federazione degli Ordini Provinciali dei Dottori Agronomi e Forestali), e le relazioni di studiosi e di ricercatori provenienti dal dall’università, dalla soprintendenza e dal mondo della professione inerente al paesaggismo, e in particolare:
Gabriele Corsani (Lo sviluppo e la fortuna delle alberature stradali nell’Ottocento e nel Novecento), Ilaria Gigliosi (Verde urbano pubblico come bene culturale, criteri e disposizioni per la tutela), Lorenzo Cotrozzi e Giacomo Lorenzini (Alberature urbane agenti di detossificazione ambientale), Ilaria Bonanno, Renato Ferretti, Walter Tosi, Massimo Zini (Per una ricognizione sulle alberature stradali negli insediamenti urbani della provincia di Pistoia), Martina Giachini (Censimenti informatizzati, analisi del rischio e valutazioni di stabilità delle alberature stradali urbane a Pistoia, Serravalle Pistoiese e Monsummano), Andrea Santi e Edoardo Viti (Censimento informatizzato delle alberature stradali a Montecatini), Giulio Lotti (Indagine sui filari alberati nel parco del Severmino a San Marcello), Federico Di Cara (Indagini su un’alberatura ottocentesca: il viale Garibaldi a Pescia), Francesco Mati (Alberature stradali urbane: il ruolo delle aziende vivaistiche per la produzione di materiale vegetativo qualitativamente elevato di specie storiche e di nuove).
Alla manifestazione sono naturalmente invitati, oltre a chi è interessato al tema, gli amministratori degli enti pubblici, i cui suggerimenti saranno senz’altro utili per portare avanti ilavori.

Comunicato stampa